rotate-mobile
Attualità

Un intervento da oltre 161mila euro per la manutenzione straordinaria nel cavo Maretto

L'assessore Priolo: "La strategia regionale punta alla sicurezza dell'intera asta fluviale del Baganza"

Un nuovo percorso dal canale Maretto al cavo Baganzale, per regolare la portata delle acque: alla periferia di Parma sono pronti a partire i lavori di manutenzione straordinaria sui due corsi d’acqua minori, parte del reticolo minuto a monte della città sul torrente Baganza.

“Questo cantiere, ormai al via, rappresenta un nuovo passo avanti nella strategia regionale che punta alla sicurezza dell’intera asta fluviale del Baganza, complessivamente considerata per affrontare le criticità che interessano il nodo idraulico Parma-Colorno, tra i più rilevanti nell’intero territorio emiliano- spiega Irene Priolo, assessore regionale alla Difesa del suolo-. Le opere assumeranno quindi una particolare importanza dal punto di vista idraulico, e comprenderanno interventi propedeutici alla futura pista ciclabile lungo la Statale 62 della Cisa: un progetto- conclude l’assessore- sul quale Anas e Provincia di Parma stanno lavorando intensamente”.

I lavori sul Maretto (che nasce nel comune di Collecchio e attraversa terreni agricoli, centri abitati e, appunto, la Strada statale 62) prevede la realizzazione di uno scolmatore per raccogliere le acque dal canale. Le convoglierà nel cavo Baganzale, lungo un tragitto in parte sottoterra e in parte all’aperto, per migliorare la regolazione delle acque e aumentare la sicurezza idraulica del territorio.

L’intervento, finanziato con 161.250 euro e progettato dai tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, sarà ultimato entro maggio.

Le opere in cantiere

Per prima cosa, il tratto iniziale del canale sarà intubato lungo la strada comunale. Successivamente è previsto lo scorrimento delle acque a cielo aperto dentro un fosso già esistente, opportunamente ampliato in modo da adeguare la portata per garantire la sicurezza della strada e della viabilità. Nel tratto finale, sempre all’aperto, verrà quindi deviato nel cavo Baganzale, dopo aver effettuato la pulizia dell’alveo.

Questo primo intervento fa parte di una più ampia pianificazione idraulica, che permetterà di aumentare la resilienza del reticolo minuto e che si allinea alle direttive del Piano di risanamento e studio idrogeologico dei bacini Parma-Baganza e Taro-Ceno, approvato anni fa. Allo studio hanno collaborato la Regione Emilia-Romagna, la Provincia e il Comune di Parma, il Consorzio di bonifica parmense.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un intervento da oltre 161mila euro per la manutenzione straordinaria nel cavo Maretto

ParmaToday è in caricamento