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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

Università: nuovo accordo quadro con l'Ordine degli Ingegneri

Collaborazione quadriennale su didattica, ricerca applicata e terza missione

Nuovo accordo quadro tra Università di Parma e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Parma. Oggi al ParmaUniverCity Info Point la firma del Rettore Paolo Andrei e del Presidente dell’Ordine Claudio Ferrari, a sancire un’intesa nella quale entrambe le realtà mettono a disposizione competenze e know how per una collaborazione ad ampio raggio negli ambiti della didattica, della ricerca applicata e della terza missione.

Accanto ai firmatari il docente Andrea Spagnoli (Dipartimento di Ingegneria e Architettura), referente della convenzione per l’Ateneo. Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il Vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura Roberto Menozzi.

L’obiettivo di Università e Ordine è quello di collaborare per rafforzare il legame tra mondo accademico e mondo del lavoro in ambito ingegneristico rendendolo più stabile e più strutturato, per rispondere alla domanda di nuove ed elevate competenze tecniche, scientifiche e tecnologiche e per valorizzare le reciproche strategie di sviluppo e le competenze di studentesse e studenti, laureate e laureati, nell’ottica di una sempre più sinergica integrazione tra i percorsi di studio e lavoro e per l'individuazione di opportunità che nascono dall'incrocio tra offerta e ricerca di profili professionali.

La nuova convenzione, quadriennale, fa seguito a una precedente intesa, che negli ultimi tre anni ha prodotto diverse iniziative congiunte: dallo svolgimento, da parte di personale docente universitario, di corsi di formazione e aggiornamento professionale ai premi per tesi di laurea, dalle borse di studio per la mobilità internazionale a quelle a favore di studentesse e studenti iscritti a corsi di laurea magistrale.

«Questo accordo – ha spiegato il Rettore Paolo Andrei - si inserisce nel tessuto di relazioni con l’esterno che l’Università costruisce giorno dopo giorno e che continua a implementare, in un’interazione sinergica con il contesto non solo locale. Le collaborazioni con il mondo delle professioni sono per noi fondamentali proprio perché costituiscono un ponte tra Università e mondo del lavoro, con scambi di competenze significativi da entrambe le parti e con ricadute importanti in primis su studentesse e studenti. All’Ordine degli Ingegneri, con il quale i rapporti sono ormai consolidati, desidero esprimere un ringraziamento sentito per questa disponibilità».

«La necessità di affrontare le sfide, che nel prossimo futuro comporteranno un profondo rinnovamento dell’attività professionale, non può prescindere dal ruolo formativo e educativo dell’Università. La forte mutevolezza dei compiti e dei contesti nei quali si è chiamati a operare – ha commentato il presidente dell’Ordine Claudio Ferrari - deve essere caratterizzata da basi teoriche solide, che consentano di sviluppare doti di flessibilità e duttilità rispetto alla variabilità degli sbocchi lavorativi e alle scommesse poste dall’innovazione. Per questo si pone l’esigenza di creare uno stretto e solido legame tra il mondo universitario e quello professionale, di cui questo accordo rappresenta un virtuoso esempio».

L’accordo quadro prevede lo svolgimento, da parte di personale tecnico qualificato iscritto all’Ordine, di seminari, conferenze e attività didattiche collaterali a supporto e completamento della didattica curriculare ed extracurriculare svolta in Università, con particolare riguardo alla sensibilizzazione di studentesse e studenti sui temi della deontologia ed etica professionale, dei comportamenti attesi da iscritte e iscritti all'Albo nell'esercizio della professione, nei rapporti con colleghe e colleghi e con lo stesso Ordine, della tutela delle iscritte e degli iscritti per assicurare il rispetto delle competenze attribuite per legge agli ingegneri e delle norme che disciplinano l'affidamento di incarichi professionali.

Sono inoltre previste visite tecniche e periodi di tirocinio aziendale all’Ordine e negli studi professionali da parte di studentesse e studenti e tesi di laurea su temi proposti dall’Ordine, oltre allo sviluppo di ricerche congiunte o in collaborazione nell’ambito di iniziative locali, regionali, nazionali e internazionali, di attività di trasferimento tecnologico, di corsi di formazione e aggiornamento delle competenze professionali.

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