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Università: un’aula dedicata a Matteo Goldoni

Breve cerimonia nei locali di Medicina del Lavoro del Dipartimento di Medicina e Chirurgia in ricordo del docente improvvisamente scomparso lo scorso febbraio a soli 48 anni

Da oggi un’aula del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma porta il nome di Matteo Goldoni, docente di Statistica Medica improvvisamente scomparso lo scorso febbraio a soli 48 anni.

Oggi l’intitolazione, in una breve cerimonia cui hanno partecipato il Rettore Paolo Andrei , il Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Ovidio Bussolati , il docente di Medicina del Lavoro Massimo Corradi , i famigliari, colleghi e amici del prof Goldoni, del quale sono state ricordate le straordinarie doti umane e professionali.

La benedizione dei locali è stata impartita dal Cappellano dell’Università Don Umberto Cocconi.

Laureato in Fisica a Parma, Matteo Goldoni ha svolto la sua carriera nell’area medica dell’Università di Parma, dapprima con una borsa di studio e in seguito con un assegno di ricerca, sempre al Laboratorio di Tossicologia Industriale. Ha inoltre avuto un contratto di collaborazione presso il centro di ricerca ISPESL, successivamente INAIL, all’Università di Parma.

Si è occupato di metodiche non invasive applicate alla pneumologia e alla medicina occupazionale, biostatistica, modelli matematici per lo studio della valutazione del rischio e delle interazioni fra sostanze tossiche in vitro e tossicologia dei metalli.

È stato promotore di iniziative di didattica sperimentale, svolgendo un’intensa attività nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e protesi dentaria e delle Professioni sanitarie e nel nascente corso di laurea in Medicine and Surgery a Piacenza. Delegato del Dipartimento all’Assicurazione della Qualità, è stato organizzatore e anima del Presidio della Qualità Dipartimentale, rappresentando per diversi anni l’Area Medica nel Presidio della Qualità di Ateneo. Al momento della scomparsa era da poco entrato a far parte del Comitato Etico di Area Vasta dell’Emilia Nord. Aveva inoltre partecipato al Gruppo di Progetto del Piano Strategico Dipartimentale e, nel periodo più difficile della pandemia, era stato una delle figure di riferimento del Dipartimento e dell’Ateneo nella sperimentazione e applicazione delle metodiche di didattica on line che hanno consentito di mantenere una piena attività didattica anche nei periodi di lockdown totale. Esperto di indicatori bibliometrici, aveva dato un contributo fondamentale alle campagne di valutazione della qualità della ricerca (VQR).

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