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Le vacanze post Covid? Nell'Appennino parmense e a basso impatto ambientale

Le richieste di alloggi, segnalate oggi in aumento, riguardano in particolare le seconde case, i b&b e gli agriturismi, mentre calano gli alberghi

Le vacanze estive di quest'anno, necessariamente diverse dal solito per il coronavirus, sembra faranno rima con l'Appennino per moltissimi reggiani, parmensi e piacentini. Su questo concordano le previsioni della Destinazione turistica Emilia - ente di promozione che coinvolge oltre 119 enti dei tre territori - e il Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, che gia' oggi riscontrano un interesse crescente per mete che garantiscano relax e benessere, ma anche sicurezza e distanziamento sociale.

Una domanda di visitatori a cui l'area vasta emiliana puo' rispondere con un parco nazionale riserva Mab Unesco, 11 Parchi del Ducato in provincia di Parma e Piacenza (di cui cinque parchi regionali, uno provinciale, cinque riserve) e otto tra aree naturalistiche, oasi e riserve nella provincia di Reggio Emilia, a cui si aggiungono oltre 13 borghi di interesse storico e artistico, certificati da specifici riconoscimenti. Con gli spostamenti tra le regioni vietati, ad oggi, il flusso di turisti si annuncia in prevalenza locale, ma non per questo meno imponente. Al punto che, secondo il presidente del parco nazionale Fausto Giovannelli, "piccoli borghi come quello di Civago, normalmente abitati da 150 persone, potrebbero arrivare anche a 2.000 abitanti". Le richieste di alloggi, segnalate oggi in aumento, riguardano in particolare le seconde case, i b&b e gli agriturismi, mentre calano gli alberghi, che sono comunque le strutture ricettive meno presenti nelle zone di montagna. Giovannelli inoltre stima che "il periodo di permanenza si allunghera', non limitandosi alle consuete una o due settimane di agosto, ma ci saranno soggiorni piu' duraturi".

Il "nostro Appennino emiliano - aggiunge la presidente della Destinazione turistica Emilia Natalia Maramotti - offre tutte quelle caratteristiche che il viaggiatore dei prossimi mesi ricerca, vale a dire sport all'aria aperta, distanziamento sociale, esperienze per solo traveller o gruppi piccoli e un'attenzione anche verso quelle strutture che sono attente alla riduzione di emissioni di CO2 e smog". Quindi "accontentiamo quei viaggiatori che amano luoghi poco affollati, dove essere in compagnia di se' stessi e della natura, nei confronti della quale hanno tanto rispetto da cercare anche in vacanza esperienze e alloggi a basso impatto ecologico". (Agenzia Dire). 

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