Via Verdi, residenti esasperati: “Spaccio, degrado, risse e aggressioni, qui ogni sera è terra di nessuno”
Le voci degli abitanti dopo gli ultimi episodi di violenza: "I wc automatici? Non servono: alcuni fanno ancora i propri bisogni contro i portoni delle nostre case"
Gli abitanti di via Verdi a Parma, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, sono esasperati. Tra risse, spaccio e degrado in alcune zone, sono al centro di due aree nelle quali si susseguono episodi di criminalità: la stazione ferroviaria e piazzale della Pace. Dopo l'ultimo episodio - con un'aggressione in strada in pieno giorno ai danni di un passante - ora non si sentono più sicuri.
"Noi abbiamo la nostra attività proprio qui in via Verdi e non c'è giorno che non sentiamo urla e schiamazzi, anche nel corso della mattina. Spesso abbiamo chiamato le forze dell'ordine: credo che questa zona sia molto più degradata di un tempo ed avrebbe bisogno di un bel restyling" sottolinea il proprietario di un bar.
"Qui sotto, davanti ai portoni del condominio, superate le otto di sera, vediamo di tutto: c'è chi si affronta lanciandosi le bottiglie di birra rotte, chi fa i propri bisogni in strada e chi si accascia agli angoli della strada". E' questa la voce di una residente, che abita al terzo piano di un palazzo e assiste ogni giorno a scene di questo tipo.
I pusher che gravitano in Pilotta spesso si fermano anche qui, alla ricerca di qualche cliente, favoriti dalla vicinanza con la stazione ferroviaria e con il viale dove passano molte auto. "Siamo in pieno centro ma in mezzo tra la stazione ferroviaria e la Pilotta: spesso chi gironzola in piazzale della Pace, anche per spacciare, passa da qui. Credo che ci sia attività di spaccio proprio anche in via Verdi".
C'è anche chi si chiude in casa: la sera non offre particolari situazioni di svago. "La microcriminalità è persistente in questa zona: tra piccoli furti, risse e spaccio ormai i residenti sono esasperati, lo scriva. Non siamo tranquilli dopo le 9 di sera: se viene a fare un giro noterà che gli abitanti sono tutti nelle loro case. Non dico che abbiano paura ad uscire ma l'atmosfera non è certo accogliente".