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Viabilità: sì alla ciclovia 'Ti-Bre Dolce' da Colorno a Passo della Cisa

Il tracciato attraversa la provincia di Parma da nord a sud e si snoda per 70 chilometri

Buone notizie in provincia di Parma sul fronte della mobilità sostenibile e nelle specifico degli spostamenti in bicicletta. L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha infatti approvato due risoluzioni sul tema proposte da Europa Verde, condividendo con una il documento delle Nazioni Unite per "l'integrazione della bicicletta tradizionale nei sistemi di trasporto pubblico per lo sviluppo sostenibile". L'altro atto di indirizzo licenziato chiede invece alla Regione di impegnarsi, d'intesa con i Comuni interessati e la Provincia di Parma, a completare i lavori della cosiddetta ciclovia "Ti-Bre dolce" promuovendone la conoscenza e rafforzando il cicloturismo nei luoghi che attraversa.

Il tracciato, che si snoda in Emilia-Romagna per una lunghezza di circa 70 chilometri, attraversa la provincia ducale da nord a sud, andando da Colorno sul Po al Passo della Cisa, fino al confine con la Toscana. In pratica è una sorta di ciclovia "gemella tirrenica" della Ciclovia del Sole sul versante adriatico. La pista è già interamente pedalabile, ma non è ancora riuscita ad esprimere appieno le proprie potenzialità di attrazione turistica a causa di alcune criticità da tempo irrisolte che hanno a che fare anche con la sicurezza dei ciclisti. Soddisfazione per l'esito delle votazioni viene espressa da Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell'Assemblea legislativa, che commenta: "La crisi climatica e pandemica, a cui ora si aggiunge la grave crisi energetica, potrebbero portare molte persone a ripensare le proprie abitudini di trasporto e, in un auspicabile contesto di cambiamenti di comportamento, un ruolo importante potrà svolgerla la bicicletta".

L'approvazione delle due risoluzioni di Europa Verde rappresenta quindi "un importante passo avanti nel percorso di riconoscimento della bicicletta come strumento per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, a partire da quella della transizione ecologica e del contrasto ai cambiamenti climatici e all'inquinamento atmosferico che caratterizza, purtroppo, il bacino padano e quindi anche la nostra regione". Con le due risoluzini approvate, continua Zamboni, "vogliamo spronare la Regione a implementare e rafforzare le azioni di incentivazione della mobilità ciclistica in coerenza con la risoluzione dell'Onu, sfruttando anche le potenzialità delle ciclovie regionali e interregionali e i fondi europei e del Pnrr per finanziare i lavori". Per quanto riguarda poi la "Ti-Bre dolce" l'esponente dei Verdi ne sottolinea le "potenzialità turistiche particolarmente elevate sia per il valore paesaggistico e culturale dei luoghi attraversati (che contengono le tre residenze ducali), sia per la capacità di collegare tra loro questi territori a misura degli spostamenti in bicicletta". Dunque, conclude la consigliera regionale, "ci auguriamo che la Giunta regionale possa reperire le risorse necessarie per completarne il tracciato, ma anche per portare a termine la realizzazione e promuovere la conoscenza di tutte le altre ciclovie turistiche regionali".

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