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La rabbia di un vigilantes: "Ci pagano 3,5 euro all'ora per turni massacranti: rischiamo di essere aggrediti dai ladri"

La testimonianza di un lavoratore che si occupa di accoglienza e antitaccheggio in alcuni noti supermercati della città: "Siamo costretti a lottare contro chi ruba e certe volte andiamo a finire in ospedale, tutto per una miseria"

"Lavoro come servizio di accoglienza e antitaccheggio in alcuni noti supermercati della città. La mia paga netta è di 3 euro e mezzo l'ora. Ho un contratto partime di 40 ore ma in realtà lavoro molte più ore". Inizia così la testimonianza di un vigilantes che ogni giorno presta servizio in alcuni centri commerciali di Parma. Le condizioni di sfruttamento dei lavoratori, che coinvolgono anche questo settore, sono state messe recentemente alla luce dalla protesta dei vigilantes organizzati dal sindacato Si Cobas di Parma. 

Secondo le parole del lavoratore, che ha chiesto di rimanere anonimo, le ore lavorate non corrispondono a quelle previste dal contratto. "Il mio contratto è di 40 ore partime ma in realtà lavoro fulltime. Il mio stipendio base è di 800 euro lordi. A volte non abbiamo nemmeno il giorno di riposo. Sapete come mi hanno risposto dall'azienda quando ho fatto notare la situazione? Che lo stato prevede questo tipo di contratto e di stipendi". 

"Rischiamo tantissimo - prosegue il lavoratore: oltre ai turni massacranti siamo costretti a lottare contro chi ruba e certe volte andiamo a finire anche in ospedale per infortuni. Tutto per portare a casa una miseria. Sto cercando qualcosa di meglio ma non trovo altro, anche a causa della mia età". 

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