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Virus West Nile, si alza il livello di guardia: "Ridurre la presenza degli insetti"

Il rischio che la Regione vuole scongiurare è quello di ripetere il caso del 2018, anno in cui si registrò il maggior numero di casi di forma neuroinvasiva di malattia con 101 episodi registrati

La situazione è sotto controllo, ma "è necessario ridurre la presenza negli insetti, individuare precocemente i casi di malattie trasmesse, proteggersi con prodotti specifici". Lo precisa oggi la Regione Emilia-Romagna a proposito del virus West Nile nelle zanzare Culex in particolare. La sua presenza è stata verificata in zanzare catturate nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara già a partire dall'inizio di luglio, con un anticipo di una decina di giorni rispetto al 2021. I dati aggiornati al 12 agosto fanno segnalare 25 casi di forma neuroinvasiva della malattia West-Nile in Emilia-Romagna.

C'è stato anche un decesso, registrato dall'Ausl di Ferrara (un uomo di 88 anni), e il trend in crescita è dimostrato dal fatto che nel corso dell'intero 2021 i casi furono 17, nel 2020 non oltre 5 mentre l'anno prima 3. Il rischio che la Regione vuole scongiurare è quello di ripetere il caso del 2018, anno in cui si registrò il maggior numero di casi di forma neuroinvasiva di malattia con 101 episodi registrati. Se anche allora era stata rilevata una circolazione precoce del virus, così, ora si vuole anticipare. Oltre ai soliti strumenti che ora vengono rilanciati (lotta antilarvale, controllo e sostegno alle attività dei privati, interventi straordinari in caso di manifestazioni all'aperto nelle ore serali, manutenzioni dei parchi pubblici) nei Comuni più colpiti saranno effettuati trattamenti adulticidi settimanali fino al 10 settembre negli ambienti frequentati dai più anziani. Per il piano regionale di sorveglianza e controllo delle cosiddette "arbovirosi", la giunta regionale ha confermato anche per il 2022 un milione di euro destinato a tutte le Ausl e ai Comuni, per ridurre la presenza di zanzare comuni (Culex) e tigre.

La stagione estiva in corso, puntualizza tuttavia la Regione, non è caratterizzata da un'alta densità di popolazione di Culex: dopo un picco raggiunto nella settimana dal 4 al 10 luglio, la presenza delle zanzare è calata fino all'8 agosto. Poi, il trend è tornato a crescere. La popolazione di insetti al momento risulta inferiore a quella della media del quinquennio 2013-2019, ma "rimane opportuno tenere alta la guardia soprattutto in virtù del rinvenimento del virus in uccelli e zanzare anche in ambito urbano", rimcarca viale Aldo Moro. (Agenzia Dire) 

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