Come funziona il test sierologico per scoprire se hai gli anticorpi Covid
Occorre sapere se si dispone degli anticorpi al Coronavirus, può essere utile sia prima che dopo il vaccino: perché e quando effettuare il test
L'esame per ricercare gli anticorpi per Covid-19 è il test sierologico, un prelievo del sangue con cui siamo entrati in confidenza già dall'inizio della pandemia ma che, con il tempo si è evoluto, assumendo una duplice importanza. Se precedentemente, infatti, il test veniva utilizzato solo per conoscere se si era entrati in contatto con il virus nel breve e lungo termine, ora lo si sceglie anche per studiare l'immunizzazione pre e post-vaccino.
Il test sierologico esegue un doppio controllo e va a valutare la presenza o meno degli anticorpi IgM e IgG nel sangue. Nello specifico i primi (IgM) sono gli anticorpi che compaiono nel breve tempo e indicano un'infezione recente, mentre i secondi (IgG) si formano circa 15 giorni dopo l'esposizione al virus e, dunque, indicano un'infezione più remota.
Test sierologico quantitativo e anticorpi neutralizzanti
Con l'avanzare della pandemia, con l'arrivo dei vaccini, i test sierologici sono divenuti sempre più specifici e, ad oggi, permettono di misurare la quantità e la tipologia di anticorpi Covid prodotti dal sistema immunitario del singolo individuo.
Il test misura, nello specifico, la quantità di anticorpi totali (IgG, IgA, IgM) anti-RBD (Receptor Binding Domain) S1 della proteina Spike, ossia la presenza di quegli anticorpi che permettono alla suddetta proteina di attaccarsi alle cellule e di essere portatrice del virus. In poche parole tali anticorpi evitano che il virus possa infettare le cellule.
Il test non offre informazioni temporali, ma è fondamentale per monitorare l'efficacia del vaccino sul proprio sistema immunitario e per scoprire se l'infezione contratta in passato ha sviluppato o meno gli anticorpi neutralizzati.