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A cura di Giada Bertini

Centro

"L'Essere e L'Essere", per parlare di una condizione che riguarda la vita

Fabio Carapezza e Aldo Ferrari presentano letture poetiche accompagnate da note di chitarra, una serata per approfondire le cause di un malessere che affligge tanti, occasione per imparare che dolore e malinconia si esprimono anche con la bellezza

Non è tutto oro quello che luccica. Indossare una maschera, per nascondere dubbi e paure, è un'abitudine usata da tanti: dietro a finti sorrisi, abiti firmati, obbiettivi raggiunti, spesso si nascondono insoddisfazione ed infelicità. Purtroppo, il malessere sembra andare di moda. Oltre i consigli dati sembrando immuni dai problemi degli altri, alla sperimentazione di tecniche New Age per migliorare lo stile di vita, la cura per sconfiggerlo è affrontarlo: conoscerne le cause, condividerle e parlarne. Mercoledì 19 ottobre 2011, Fabio Carapezza e Aldo Ferrari propongono "L'Essere e L'Essere", (dalle 21, 30 in Borgo del Gallo 2/a, Parma), per parlare della condizione umana nell'approfondito tema de "Il dolore universale e personale dell'essere umano, del dialogo portato avanti nel desiderio e nell'aspirazopne dell'ascesa al divino. La vita asfissiante, l'ipocrisia, la noia, la solitudine, le incertezze, l'incapacità di amare e la ricerca della felicità". Dopo il successo de "L'inconveniente di esistere", (Demian Edizioni), Fabio Carapezza intratterrà il pubblico con i suoi argomenti prediletti; mercoledì: Dialogo musical poetico fra porcile e cielo -"Ma vivere è bello? E' un miracolo decoroso? Misteri terreni, sublimi quanto incomprensibili. Non c'è confine fra porcile e cielo". Tutti nella stessa condizione, indipendentemente dal luogo, afflitti da problemi connessi alla vita, all'esistenza dell'uomo, alla condizione dell'Essere. Fabio è laureato in Filosofia, vive e lavora a Parma. Ha vinto concorsi letterari e, dopo un periodo di disfacimento interiore che lo ha portato a viaggiare molto, cerca il lato conveniente dell'esistere, (www.fabiocarapezza.it). La lettura sarà accompagnata da Aldo Ferrari alla chitarra. Diplomato a 17 anni in chitarra classica, ha vinto concorsi nazionali ed internazionali e, attualmente, è docente all'Accademia Musicale Palestina di Castel San Giovanni, (Pc), e all'Istituro La Salle, (Pr). A soli 20 anni, Aldo è abile nell'accompagnare un tema complesso come questo, in grado di produrre note che, senza interferire, sono in armonia con le parole, mercoledì intercalate da "La Ciaccona" di J.S. Bach, una delle maggiori composizioni d'arte musicale. "L'Essere e L'Essere" è improntato su temi dolorosi e malinconici, non per questo privi di bellezza e gusto estetico. In contemporanea, a cura di Stefano Chiuri, la proiezione d'immagini che marcheranno il particolare linguaggio dell'artista: termini schietti e inequivocabili, usati con la consueta proprietà grammaticale e sintattica. Le foto di Graziano Garaffa. Essere e malessere, collegati e riassumibili l'uno nell'altro, e viceversa, sono punti interrogativi di letteratura e filosofia. "Spesso il male di vivere ho incontrato" è una poesia di Eugenio Montale pubblicata nel 1925, inoltre, il concetto attraversa tutto il percorso filosofico, dal IX secolo a.C. a Parmenide, cui si deve l'avvio, in Occidente, di un dibattito che arriva alla cultura dei giorni nostri. Da sempre ogni uomo, scrittore, filosofo, scienziato che fosse, ha cercato di interpretare, secondo propri mezzi e visione, una questione che ha radici nella condizione dell'esistenza umana. Nietzche riteneva illusoria la pretesa di conoscere l'essere reale, (oltre l'uomo), eccetto che come punto di vista utile alla nostra conoscenza: "..facendo della logica un criterio, siamo già sulla strada per porre tutte le ipostasi", (trasformazioni in qualcosa di concreto", e mi sentirei di aggiungere "anche tutte le ipotesi", (possibiità). Infatti, Essere, malessere, l'esistenza come esseri umani, non sono altro che un principio per sviluppare presupposti legati a dubbi, paure, incertezze, e, d'altra parte, verità, amore, felicità, che dimostrano concretezza tramite l'evoluzione di ciò che ci accade, e restando astratti mentre influenzano sentimenti e pensieri. In altre parole, ipotesi legate alle possibili conseguenze. Questo potremmo dire secondo una visione umanistica, invece, su basi scientifiche, possiamo fare riferimento alla Meccanica Quantistica degli anni '20, e alla scoperta della materia come altro componente del vastissimo concetto dell'Essere: non fissa e rigida ma qualcosa di energico in continuo cambiamento. Rimane aperto il dibattito se l'Essere sia riducibile alla realtà fisicamente parcellizata da atomi, oppure sia da concepire come totalità dell'Universo, (di cui facciamo parte). Ogni singolo aspetto è, indiscutibilmente, legato ad una situazione che include tutto ciò che esiste, che rientri nella nostra conoscenza oppure no. Un discorso troppo grande, di cui forse non scopriremo mai tutti gli aspetti, ma, in attesa di queste risposte, mercoledì 19 ottobre 2011, a "L'Essere e L'Essere" ci sarà modo di approfondirne una minima parte. Una fetta, probabilmente poco piacevole, riguardante il vivere tormentato. Un'occasione per condividere un malessere che colpisce molte persone, una serata per parlare ed imparare a conoscere qualcosa che è parte di noi. Forse l'inizio di una lezione per affrontarlo e sconfiggerlo.

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