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Venerdì, 19 Aprile 2024
Animal voice

Animal voice

A cura di Giada Bertini

Giovani di oggi: apatici e svogliati o eccessivamente sognatori?

Di questi tempi i ragazzi sembrano essere privi di obbiettivi, impegno e sacrificio. In realtà ci sono eccezioni ma quel che manca è soprattutto una guida per il futuro

Oggi i giovani sono considerati incapaci di crescere, di difendere i propri diritti e assumersi responsabilità. In altre parole, impreparati ad affrontare il mondo del lavoro. A Parma molti approfittano della vita da studenti, ultraventenni cambiano professione con la scusa di sogni diversi. D'altra parte, circa la metà di quelli che vivono in famiglia hanno lavoro, ma solo pochi raggiungono uno stipendio di mille euro mensili. Il lavoro è precario, i guadagni bassi, contrapposti al costo della vita ecco la possibile causa dei giovani che albergano nella casa d'origine. Non si può parlare, per tutti, di "voglia di non crescere". Apatia e mancanza di obbiettivi sono accuse discutibili: non manca l'inventiva per cercare di realizzarsi. Nel contesto parmigiano, i lavori che rientrano nell'ambizione giovanile sono: modello, attore, cantante, pr, dj, seguiti da medico, avvocato, giornalista, fino ai più alternativi come lavorare in radio, fare il vocalist o il doppiatore. I mestieri "semplici", che richiedono manualità, come operaio e meccanico, sembrano essere banditi; anche commessa e segretaria sono considerati insoddisfacenti. Tutti i lavori sono dignitosi ma richiedono specializzazione, l'unica condanna che si può muovere alla gioventù odierna è la voglia di successo senza impegno, di sfoggiare un titolo senza aver fatto la gavetta. "Generalizzare è scorretto" - fa notare Valentina, studentessa alla Facoltà di Scienze di Natura e Ambiente dell'Università di Parma che, "da grande", vorrebbe fare l'insegnate di matematica e scienze - "Ci sono ragazzi che studiano per passione, io metto da parte il divertimento perchè, per diventare insegnante, serve una preparazione. Poter studiare è una fortuna. Per mantenermi faccio la babysitter: aiuto i bambini con i compiti e mi alleno per il futuro". Al contrario, esistono matricole che frequentano l'Università per soddisfare i genitori, o per ricevere, da essi, riscontro economico: per le vie del centro parmense si vedono adolescenti che saltano le lezioni bighellonando. Nel 2007, in merito ad una "vecchia" finanziaria, l'ex ministro Padoa-Schioppa disse: "I giovani non lasciano i genitori per non diventare autonomi", e Manuela Palermi, (Verdi Pdci al Senato), commentò: "Quando l'Italia sarà un Paese in cui le banche concederanno mutui a lavoratori precari, e questi, nonostante le scarse garanzie, potranno rateizzare gli acquisti, potremo fare una an'analisi correttai". Oggi, nel 2011, dalla nuova finanziaria sembra essere emersa un'importante agevolazione: aiuto a giovani imprenditori, sotto i 35 anni, che vorranno aprire nuova attività nel 2012. Questo vale per disoccupati ed estranei, (da tempo), al mondo del lavoro. Come dice Valentina "Non è corretto generalizzare", ma considerare che c'è chi si fanno in quattro e chi non conosce riununcia. I giovani non sono privi di ideali, ma scarsamente tutelati ed informati. Questa non è una giustificazione, ma devia il loro percorso rendendoli troppo svogliati o eccessivamente sognatori. Tale presa di coscienza dovrebbe limitare i giudizi e aumentare l'azine rinnovatrice.

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