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A cura di Giada Bertini

Saldi, evento di costume che risolleva il morale

A Parma i saldi sono iniziati il 7 luglio, come nelle altre città italiane, con l'evento "Una notte a Parma, speciale Saldi" e tante manifestazioni collaterali

I saldi estivi, bistrattati negli ultimi anni, pur non essendo la risposta alla crisi tornano a sedurre gli italiani provati da uno shopping sempre più centellinato. A Parma, come nelle altre città italiane, sono iniziati il 7 luglio diventando un vero e proprio evento mondano protrattosi fino al calar della notte. L’evento “Una notte a Parma, speciale Saldi”, promosso dai Centri Commerciali Naturali, ha acceso la città fino a mezzanotte: protagonisti i saldi, con ribassi dal 20% al 50%, ma soprattutto grande affluenza grazie alle manifestazioni collaterali. Infatti, ad accompagnare le aperture straordinarie degli esercizi commerciali sono state promozioni, offerte speciali e buoni sconto, trascinanti flash mob di Professione Danza & Musical con le performance itineranti nelle vie, il mercatino dell’artigianato artistico in piazzale della Pace, concerti e musica dal vivo, dj set in via Repubblica,  menù tematici nei ristoranti e degustazioni in enoteche e pub. I saldi, invenzione recente, nascono come storia americana. I primi della storia pare siano stati, intorno al 1913, quelli di Macy’s, grande magazzino newyorkese a Manhattan. Essendo un consumo di massa, sono legati ad una concezione secondo cui, nel loro periodo, sono tutti a poter comprare, non solo i “Paperoni”. Ma è lecito chiedersi se basteranno i saldi a risollevare i consumi? Ne dubita Confcommercio, secondo cui ogni famiglia spenderà, in media, 248 euro, per un valore complessivo di 37.7 miliardi di euro. Per il settore moda, si tratta del 12% del fatturato annuo, comunque i saldi rappresentano un’occasione da non perdere, in quanto evento di costume che coinvolge città e anche turisti. Se per tirare le somme bisognerà aspettare la fine, per non iniziare nel peggiore dei modi è bene fare acquisti prestando attenzione a qualche dettaglio. La possibilità di cambiare il capo, dopo averlo comprato, è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il venditore della riparazione o della sostituzione, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Riguardo i pagamenti,  le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Inoltre,  i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Infine, per l'indicazione del prezzo c'è obbligo del commerciante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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