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Animal voice

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A cura di Giada Bertini

Salviamo le api!

Anche una singola specie come l’ape (Apis mellifera) può determinare in parte le sorti dell’umanità!

22 aprile 2014: Giornata della Terra. La visione ecologista del Pianeta è fatta di infinite relazioni tra gli organismi e gli ambienti che ci vivono. Oggi sappiamo che anche una singola specie come l’ape (Apis mellifera) può determinare in parte le sorti dell’umanità e, per altro verso, le scelte politiche fatte in una sede come quella europea possono avere effetti sensibili sul futuro della specie. ​Secondo la FAO, sono impollinate dalle api ben 71 delle 100 colture che forniscono il 90% della produzione agricola nel mondo. Oggi questo servizio reso (gratuitamente) dagli ecosistemi è fortemente minacciato a seguito della tracollo delle popolazioni di api e di insetti impollinatori. In Gran Bretagna mancano il 75% delle api necessarie, in Francia e Germania sono presenti solo tra il 25 e il 50 % degli alveari necessari. Invece in Italia ci sarebbe un livello di autosufficienza tra il 75 e il 90 % del fabbisogno. Le ragioni di questa situazione sono complesse, ma ormai è riconosciuto che una delle cause va ricercata nell’uso di determinati prodotti fitosanitari. Proprio per questo l’Unione Europea è intervenuta con la moratoria per due anni sui neonicotinoidi. Ma non basta. In questa fase è necessario approfondire la ricerca, utilizzare parametri più rispondenti alla struttura sociale delle api (un “superorganismo”), avviare test mirati alle varie fasi del ciclo biologico ed infine avere il coraggio di finalizzare le conoscenze acquisite ad una regolamentazione capace di salvaguardare il bene comune. L’Unione Europea, con una politica agricola comune che assorbe il 34% del proprio bilancio, deve confermarsi protagonista nella scelta tra confronto tra un’agricoltura di qualità, che preserva l’ambiente e la biodiversità, e un’agricoltura industriale. Aderisci alla petizione di Greenpeace https://salviamoleapi.org.

Salviamo le api!

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