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Le vie dei colori

Le vie dei colori

A cura di Katia Ponzini

Tuxedo: appeal e femminilità

Rullo di tamburi signore… è ritornato finalmente il tuxedo (personalmente lo adoro) e non ci abbandonerà tanto presto.

Quante volte ci ritroviamo a fissare l’interno del nostro armadio indecise su cosa indossare per una serata ne troppo casual ne troppo elegante? In questi casi ci affidiamo alla regola di rompere gli schemi con un pezzo a sorpresa; e cos’è che fa al caso nostro meglio di una t-shirt dal gusto rock su un tuxedo più serioso ed elegante?

Per le più distratte il tuxedo (termine coniato negli Stati Uniti, il capo venne indossato per la prima volta nella metà dell’800 da un uomo che andò al Tuxedo club) è lo smoking e come tutte noi sappiamo nasce come capo maschile. Originariamente era una giacca che veniva indossata nelle stanze per fumatori per evitare la puzza negli abiti. In Inghilterra è chiamato “dinner jacket” e viene indossato esclusivamente la  sera, per occasioni formali (prime teatrali, serata di gala,..).

La versione purista ce lo propone di  colore nero, elegantissima anche quella in blu e bianca. La giacca è a un bottone, esiste anche la variante doppiopetto a due bottoni. I risvolti sono in satin. L’elemento fondamentale è il papillon che deve essere di seta o di raso. La camicia rigorosamente bianca con plissettatura sul davanti; sotto si può indossare un gilet, una fusciacca o una cintura in raso. I pantaloni devono essere neri con una sottile striscia di raso che si chiama gallone.

Durante gli anni ’30 del 900, una geniale e rivoluzionaria innovazione nel campo della moda grazie Coco Chanel: il pantalone, da sempre maschile, viene introdotto per la prima volta come capo d’abbigliamento femminile (la donna inizia a lavorare e ha bisogno indumenti pratici e comodi senza penalizzare la propria femminilità). La prima pioniera a  indossare un tailleur dal taglio maschile fu Marlene Dietrich.

Ma arriviamo alla fine degli anni sessanta, Y.S.L. propone in passerella l’alternativa al tubino nero, il controverso  smoking da donna: fu un vero e proprio trionfo. Inizialmente presentò una versione classica, in seguito inserì diverse variazioni sul tema dedicandolo alla sua musa Catherine Deneuve. Lui diceva che “Per le donne, lo smoking è un capo indispensabile, con il quale si sentono a proprio agio, possono essere quello che sono. Si tratta di stile, non di moda. Le mode vanno e vengono, lo stile è per sempre..”

Il suo interesse continuò con diverse rivisitazioni: lo fece ad abito, a caban, gli mise sotto gli shorts, in un impeto creativo che oggi segue anche Alber Elbaz (Lanvin), giocando con lo smoking femminile come fosse un puzzle e togliendogli le maniche, lasciando i revers sul tubino, declinandolo addirittura in tunica. Ma perchè tutto questo interesse verso un capo che per alcune di noi potrebbe risulatare anti femminile?

Semplice l'appeal e la sensualità di una donna che mixa il rigore maschile alla sua femminilità è irresistibile; non la rende mascolina anzi ne esalta la  femminilità e la personalità e questo pensiero lo approvo al cento per cento. Da allora, molti stilisti continuano ad essere sedotti da questo capo: estate 2013 Custome National, Lanvin, J.P.Gautier , Dior, Miu Miu. Questa tendenza continua anche per il prossimo autunno/inverno. Stupenda la collezione di Dsquared2.

Lo smoking femminile è tornato (se secondo me non se ne era mai andato, basti ricordarsi che nelle passerelle dello scorso inverno imperversava lo stile unisex) con prepotenza e sta per vivere una nuova vita negli armadi di ogni donna. Oltre alle classiche proposte più eleganti troviamo quelle più sportive, maxi giacche in abbinamento a pantaloni a sigaretta o alla caviglia con la piega ominile oppure abbinate a minigonne in pizzo trasparente, Per chi vuole osare con un capo maschile sentendosi realmente donna.

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Il tuxedo è in continua trasformazione: la moda, come in un gioco di scacchi, ha mosso le sue pedine e non lo presenta solo come abito da sera maschile, non più composto da giacca e pantaloni. L’ha fatto sbocciare e diventare una blusa, una gonna e anche un abito. In un gioco di trasformismo che l'ha reso adatto anche per il giorno (collezione P/E 2013).

Personalmente adoro mixare stile maschile e femminile, mi fa sentire sexy e sicura di me e anche quest’inverno lo stile “maschile” imperverserà sulle passerelle. Insomma lo smoking sta diventando un pezzo fondamentale del nostro guardaroba, per le più scettiche basta solo la giacca nera. E’ versatile e capace di definire un outfit, non deve mancare tra i nostri pezzi basici di culto. Funziona su qualsiasi look, abbinata nel modo giusto la si può portare di giorno come di sera e il tocco di classe in più è garantito.

Possiamo indossarla in modo casual, con jeans e t-shirt per attenuare l’effetto sera. Diventa super-fashion con cinta strizzata in vita e maniche arrotolate; le più audaci la porteranno con pantalone nero e reggiseno, come suggeriva Yves Saint Laurent, oppure un grande classico: con un abito da cocktail.Via libera quindi alla creatività e scegliete il modello di giacca da smoking più vicino alla nostra personalità. Anche le celeb amano questo stile e tutte lo interpretano in vario modo (guardate l’interessantissimo articolo su Vogue). Ora vi lascio e, mi raccomando, per qualsiasi tipo di dubbio scrivetemi. Un bacio

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