La città vista da Salvatore Perno: sedicenne tarantino con il sogno di studiare a Parma
Un lettore segnala le spontanee righe di un giovane aspirante fuori sede, innamoratosi di Parma dopo averla visitata per la prima volta
Parma: una città che non è città.
Non si corre per la fretta,
la bici è più veloce di qualunque altro mezzo.
Eppure gli autobus sono puntuali
e come se non bastasse
hanno i minuti che mancano per l'arrivo.
Ma loro,
hanno anche il tempo di leggere un buon libro
sdraiati sull'erba.
E poi...
Solo a me capita che per la fretta cadono fogli per terra?
Qui non ce n'è nemmeno uno.
Piove spesso,
ma la gente che dimentica l'ombrello
come può coprirsi se non ci sono i balconi?
Amanti degli animali...
E si sa,
per loro ci vuole anche tanta pazienza
ma hanno il tempo di raccogliere i loro bisognini.
Tanto shopping, a poco prezzo, e tanto stile...
Ma a sentirli parlare sembra davvero una piccola Parigi.
Nonostante il basso tasso d' inquinamento,
qui a qualunque ora è tutto offuscato,
ma ho capito che è solo nebbia
...e quando arriva sera,
si permettono anche di poter degustare un aperitivo
a base del loro ottimo prosciutto,
accompagnato da un vino frizzantino che regala a tutti quel brio
che dopo una lunga e intensa giornata di lavoro manca un po' a tutti.
Parma,
una città che si può vivere e che si fa vivere...
Con la speranza che un giorno anche io potrò fare lo stesso ritmo,
e perché no...
Un bicchiere di vino con un panino...
La felicità vè!
(Salvatore Perno)