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L'università di Federica

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A cura di Federica Perrini

Infermieristica: l'Esame di Stato che spaventa i laureandi di novembre

Un ostacolo che si presenta due giorni prima della discussione della tesi. Il rischio? Laurea rimandata di sei mesi. Gli studenti non criticano tanto le nuove modalità di valutazione quanto le tempistiche dell'Università di Parma

Il regolamento approvato l'1 aprile 2009, in merito alla prova finale della Facoltà di Infermieristica, prevedeva "una prova pratica, da svolgersi prima della dissertazione della tesi, rivolta a verificare il livello di competenza raggiunto dallo studente". Essa dava luogo ad un giudizio di idoneità o di non idoneità che sino ad oggi ha sempre visto esiti positivi: «Si trattava di una formalità, com'è giusto che sia, dopo tre anni in cui si è già data prova, con grande impegno, delle competenze acquisite» spiegano gli studenti di Infermieristica. L'esame abilitante la professione, però, desta oggi polemiche e timori da parte degli studenti. I professori fanno cenno a modifiche del regolamento che farà capo al nuovo ordinamento.

Tali modifiche riguardano anche la modalità di valutazione che si perseguirà dalla sessione entrante di novembre: non più un giudizio di idoneità o di non idoneità, bensì una valutazione in trentesimi che andrà a far media con la votazione di laurea scaturita dalla tesi. Inoltre, sono stati messi in allerta gli studenti in vista del fatto che non più di una formalità si tratterà: il rischio bocciatura è alto. Pena rinvio della laurea di ben sei mesi. Insomma, non è difficile immaginare quanto possano esser tesi gli studenti che si ritroveranno ad affrontare quest'ultimo ostacolo a ridosso della discussione della tesi che già, di per sé, infonde ansia e stress.

Gli studenti, però, non criticano tanto le nuove modalità di valutazione quanto le tempistiche pretese dall'Università di Parma: «Se l'Esame di Stato fosse un mese prima della laurea sarebbe diverso. Distribuiremmo meglio l'ansia e riusciremmo a gestire meglio le due prove separatamente. Anche perché ripetere l'intero programma di tre anni per un solo giorno non è facile... se poi bisogna aggiungere la ripetizione della propria tesi, da discutere il giorno successivo a tale prova, è ancor più difficile!» esclamano i laureandi di novembre. In effetti il rischio è di non riuscire a rendere il massimo in entrambe le prove troppo ravvicinate. Come sappiamo, per le altre professioni, l'esame abilitante è da svolgersi successivamente alla laurea. Quindi gli studenti di Infermieristica si ritrovano ad essere gli unici a dover affrontare quest'incubo che pare alquanto ingiusto. Ad ogni modo, un grosso e, dunque, doppio "in bocca al lupo" per questi ragazzi è doveroso. 

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