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Casa antisismica: cosa fare e quanto costa

Le opere, le spese e le agevolazioni fiscali previste per rendere antisismica un’abitazione

Per rendere antisismica una casa occorre mettere in atto un insieme di interventi finalizzati a garantire la salvezza dei suoi occupanti anche in presenza di un forte terremoto.

Perché si definisca “antisismica” una costruzione non deve necessariamente rimanere intatta dopo un terremoto, ma “rimanere in piedi” proprio per garantire l’incolumità delle persone al suo interno.

Pertanto, vanno messe in atto opere di ristrutturazione finalizzate proprio alla sua messa a punto, tra le quali, come più importanti, si annoverano:

- il consolidamento delle murature, utile per consentire alle pareti di resistere all’attraversamento dell’energia che si sprigiona durante un terremoto. Fanno parte di questa categoria le cerchiature, le cuciture metalliche, la riduzione delle spinte, le opere di prevenzione in termini di deformabilità, le coperture, l’implementazione dei maschi murari; 

- il consolidamento dei solai, al fine di irrigidire il solaio rispetto agli altri elementi strutturali. In questo modo si evitano distacchi potenzialmente letali (e a cui farebbe seguito come minimo il crollo del solaio); 

- il supporto e l’ancoraggio delle strutture in cemento armato che, nella maggioranza dei casi, si riduce alla incamiciamento dei pilastri, ossia all’applicazione di coperture che ne garantiscano la stabilità anche sotto pesanti oscillazioni;

- installazione dei connettori, ovvero di elementi che ancorano le parti strutturali (soprattutto i solai) e che sono in grado di resistere ai terremoti più forti.

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Quanto costa rendere una casa antisismica 

La realizzazione di simili interventi comporta un aumento di valore dell’immobile e, grazie ai meccanismi delle agevolazioni fiscali, le spese necessarie per realizzarli sono relativamente basse. 

Troppe sono le variabili da considerare e perciò non è facile dare un prezzo certo. In generale, però, si può quantificare il costo per circa 100 mq tra 20.000 e 30.000 euro. 

Il costo degli interventi necessari è a carico dei proprietari ma dal 2013 il 65% della spesa affrontata viene rimborsato, anche se in 10 anni.

Le spese affrontate per rendere antisismica una casa possono essere detratte dall’IRPEF per un valore compreso tra il 70% e l’80% da “spalmare” in un decennio. 

- 70% se la costruzione è situata nelle zone sismica 1, 2 e 3 e, alla fine dei lavori, la costruzione stessa avrà registrato l’avanzamento di una classe di antisismicità;

- 80% se la costruzione, oltre a essere situata nelle zone 1, 2 e 3, avrà registrato in funzione degli interventi un avanzamento di due o più classi; 

- tra il 75% e l'85% se l’immobile oggetto della ristrutturazione sismica è un condominio e gli interventi riguardano anche le parti comuni;

Se invece la costruzione non è situata nelle zone 1, 2, 3 è sempre presente l’agevolazione, ma l’aliquota scende al 50%. 

In ogni caso il tetto di spesa è di 96.000 euro e la detrazione viene distribuita in dieci rate annuali.

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