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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aemilia, le rivelazioni di Giglio sui locali di Parma: tra 'Ndrangheta e servizi segreti

Il pentito Giglio, considerato affidabile dagli inquirenti dell'antimafia, continua a parlare della nostra città, tra night gestiti dalla malavita organizzata, strani incontri e servizi di sicurezza

E' il primo pentito dell'inchiesta Aemilia, il primo pentito che ha cominciato a parlare degli anni dell'Ndrangheta a Parma e dell'Emilia-Romagna. Tra Reggio Emilia, Modena e la nostra città l'inchiesta Aemilia ha portato a galla un universo di rapporti mafiosi tra personaggi di vario tipo: politici, imprenditori edili, in un caso un giornalista, imprenditori. E dopo le rivelazioni sui 500 mila euro che sarebbero stati consegnati in un sacco nero per l'acquisto dei terreni sui quali si speculò a Sorbolo per riciclare soldi dell'Ndrangheta, secondo gli inquirenti riferiti direttamente al boss Nicolino Grande Aracri, ora Giglio è tornato a parlare di Parma e di alcuni locali. A cominciare da 'La Para' di Baganzola, sequestrato nell'ambito dell'inchiesta Aemilia, per gli inquirenti riconducibile a Bolognino, considerato dall'antimafia braccio destro di Nicolino Grande Aracri. Oltre alla Para il pentito ha parlato anche del Free di via Zarotto, dell'Indian Park e dell'Havana. Secondo le parole di Giglio poi due uomini dei servizi segreti avrebbero frequentato il night 'La Para', presentati da un Agente della Questura di Parma, poi finito ai domiciliari per l'inchiesta Venus, che nel 2012 portò a 26 arresti a Parma per la prostituzione nei night, che si intreccerebbe così con la maxi-inchiesta sull'Ndrangheta. 

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