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Cronaca

Affidamento illegittimo per 7 milioni a ParmAbitare: rinviati a giudizio il presidente e un funzionario del Comune

Italo Tommaselli, gestore di fatto della società ParmAbitare e suo liquidatore e direttore generale di Acer Parma ha patteggiato una pena di tre mesi

Dante Bertolini e Mauro Agnetti sono stati rinviati a giudizio durante l'udienza preliminare del 3 novembre relativa alla vicenda giudiziaria di ParmAbitare per il reato di concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Il responsabile del procedimento di adozione della delibera di Giunta Comunale di “Affidamento alla società di scopo ParmAbitare s.c.r.l. delle attività tecniche ed amministrative finalizzate alla realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica nelle aree AF1 Vicofertile Nord e B22 Ex Althea e il presidente del Cda della società ParmAbitare, quindi, verranno processati: la prima udienza si terrà il 21 aprile del 2021.

Il rinvio a giudizio è stato disposto dal del Tribunale di Parma Sara Micucci che ha invece deciso il non luogo a procedere nei confronti di Luigi Folli, responsabile delle Politiche Abitative del Comune di Parma. Per Italo Tommaselli, gestore di fatto della società ParmAbitare e suo liquidatore e direttore generale di Acer Parma il Gip ha emesso una sentenza di patteggiamento: tre mesi di reclusione e una multa di 60 euro.

Nel corso delle indagini, disposte dalla Procura della Repubblica di Parma, erano emersi "concreti indizi del reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, posto che l’iter amministrativo che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un cospicuo numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica insistenti nel Comune di Parma era apparso viziato da una serie di anomalie". La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone: Dante Bertolini, Mauro Agnetti, Italo Tommaselli e Luigi Folli. 

Il Gip, a parte la posizione di una persona, ha condiviso la ricostruzione operata dall’Ufficio di Procura, che ha ravvisato violazioni tese ad aggirare la normativa sugli appalti pubblici e ad affidare ai costruttori privati, soci della predetta società, la realizzazione di opere pubbliche senza limiti temporali e di stanziamenti, riservando ad essi, in esclusiva, una quota di mercato, in violazione di legge.

La vicenda: affidamenti illegittimi per 7 milioni di euro a ParmAbitare

Il 5 novembre del 2019 la Guardia di Finanza di Parma ha posto sotto sequestro, due aree di proprietà del Comune di Parma - “Vicofertile Nord” ed “Ex Althea” - destinate ad ospitare circa cinquanta alloggi di edilizia residenziale pubblica e affidate a ParmAbitare. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno eseguito il decreto, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari. Quattro persone, tra dirigenti comunali e responsabili della società ParmAbitare, sono indagate per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Secondo la ricostruzione della Procura di Parma infatti le due lottizzazioni sarebbero state affidate alla società ParmAbitare S.c.a.r.l. in modo "illegittimo ed illegale". Il valore dell'affidamento a ParmAbitare, contestato dalla Procura, è di oltre 7 milioni di euro. 

Secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica di Parma infatti "l’attività investigativa ha permesso di evidenziare come l’affidamento diretto, alla società ParmAbitare, dei lavori di costruzione di circa cinquanta alloggi di edilizia economica e popolare, sia apparso strumentale in quanto diretto allo scopo di aggirare la normativa sugli appalti pubblici e di affidare ai costruttori privati, soci della medesima società, la realizzazione di opere pubbliche senza limiti temporali e di stanziamenti, riservando ad essi, in esclusiva, una quota di mercato, in violazione di legge".
 

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