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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Al Campus ricercatori del futuro si sono cimentati con la Chimica e la Scienza della Vita

A questa edizione hanno partecipato ben 250 studenti e studentesse di quarta superiore, provenienti da 28 scuole di Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Mantova, Cremona, Brescia, Massa, La Spezia e rispettive province

Si sono da poco concluse le attività dei Laboratori per il Piano Nazionale Lauree Scientifiche (PLS) di Chimica-Biologia-Biotecnologie che si sono svolte nel mese di giugno presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale al Campus Scienze Tecnologie dell’Università di Parma.
 
In questa edizione ben 250 studenti e studentesse di quarta superiore, provenienti da 28 scuole di Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Mantova, Cremona, Brescia, Massa, La Spezia e rispettive province, si sono cimentati in prima persona nella realizzazione di esperimenti chimici e biologici.
 
Guidati da docenti (i proff. Elena Maestri, Luciano Marchiò, Ada Ricci e Francesco Sansone), personale tecnico e giovani entusiasti dottorandi, hanno vestito i panni dello scienziato intraprendendo alcuni dei passi fondamentali che caratterizzano il lavoro di chi fa ricerca: individuare un problema e un obiettivo, progettare il percorso attraverso cui realizzare le soluzioni per raggiungerlo, prevedere utilizzi, punti di forza e di debolezza di quanto ideato e poi passare alla realizzazione pratica, non senza aver messo prima a fuoco i problemi legati alla sicurezza in un posto di lavoro un po’ particolare come può essere un laboratorio di ricerca.
 
Così, senza intermediari, ragazzi e ragazze hanno in prima persona sintetizzato l’acido acetilsalicilico (principio attivo dell’aspirina), componenti di aromi, polimeri, complessi metallici di interesse medico, hanno effettuato titolazioni acido-base e caratterizzazioni spettroscopiche, hanno individuato in materiali polimerici la presenza di plastificanti pericolosi per la salute. Inoltre, hanno affrontato casi forensi in cui le analisi del DNA sono servite a riconoscere gli autori di un furto e le adulterazioni alimentari, hanno approfondito il problema del declino delle colonie di api e osservato al microscopio insetti e altri invertebrati.
 
Il percorso offerto ha soddisfatto esigenze diverse, perché è stato costruito non solo come occasione di orientamento e indirizzamento verso le lauree scientifiche, ma anche come una piccola proposta di Alternanza Scuola Lavoro.
 
Alla fine di ogni settimana studenti e studentesse si sono poi confrontati con questionari di autovalutazione in cui erano proposti quesiti relativi alle attività svolte, ma anche domande di chimica e biologia analoghe a quelle che un domani troveranno nei test di accesso ai corsi di laurea.

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