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Cronaca

Ambiente, Slow Food invita il Consorzio Bonifica agli Stati Generali dell'Appennino

Summit nazionale a Bagno di Romagna per gli Sati Generali dell’Appennino. Riuniti tutti i portatori di interesse sul territorio montano per trovare soluzioni al dissesto idrogeologico e all’abbandono delle Terre Alte. Slow Food Italia ha presentato come esempio virtuoso il progetto Difesa Attiva ideato dal Consorzio di Bonifica Parmense

Salvaguardare e valorizzare meglio l’Appennino mettendo insieme tutte le energie e le sinergie possibili per tracciare un percorso chiaro che vada al di la di semplici intenti e proclami. E’ stato questo il motivo principale che ha spinto Slow Food Italia ad organizzare insieme ai numerosi enti territoriali coinvolti gli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino Italiano a Bagno di Romagna (Fc), una manifestazione di proposta che ha visto la presentazione di una lunga serie di interventi concreti relativi al valore strategico dell’Appennino in un’ottica di sviluppo e tutela.

Proprio su queste tematiche il Consorzio di bonifica Parmense è stato l’unico ente italiano di categoria a prendere parte agli incontri specifici e alle fasi di lavoro riguardanti la “questione ambientale” e le modalità di fare economia sostenibile a supporto dell’agricoltura nelle zone montane. L’invito all’ente parmigiano, chiamato a presentare il progetto Difesa Attiva Appennino, è arrivato direttamente dal presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese che, nel corso della tre giorni di lavori, ha dimostrato curiosità ed interesse all’iniziativa ducale che sta via via guadagnando consensi e progressiva emulazione in altri comprensori in varie zone del paese. “Per noi di Slow Food – ha detto Burdese - ,l’obiettivo di questi incontri è creare le condizioni perché chi vive negli Appennini possa diventare maggiormente protagonista delle scelte che ne determineranno il futuro. Vorremmo cominciare davvero a costruire un quotidiano più certo per la gente che vive in questi territori e in questa direzione è fondamentale una rete di comunità degli Appennini per coglierne tutte le opportunità e non solo alcune”. In quest’ottica infatti l’agricoltura ha assunto un valore sempre più rilevante e a sostegno della stessa il progetto Difesa Attiva diventa un ingrediente importante offrendo un ruolo attivo ai coltivatori, visti come sentinelle di presidio della loro terra bene prezioso. La presentazione del progetto agli Stati Generali è stata fatta dal direttore del Consorzio di bonifica Parmense Meuccio Berselli, geologo e ideatore stesso del progetto Difesa Attiva.”I Problemi tragici di questi ultimi giorni in molte regioni italiane legati alle alluvioni ci mostrano come l’individuazione di un “modello-pilota” di Difesa Attiva nella gestione preventiva del territorio sia necessaria e possa diventare una sorta di assicurazione in più contro i fenomeni più gravi di dissesto idrogeologico soprattutto nelle zone più nevralgiche come le nostre sull’Appennino con la collaborazione fondamentale degli agricoltori paladini della terra. Il nostro progetto sta ottenendo successo all’interno del mondo delle Bonifiche , ma è fondamentale che tutte le istituzioni possano trarne beneficio concreto applicandosi in tale direzione. Slow Food ha avuto orecchi per sentire il grido di un territorio e noi non potevamo non accorrere per creare una sinergia che speriamo si estenda. Ci auguriamo di continuare coinvolgendo sempre di più un numero maggiore di soggetti interessati.”.

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