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Cronaca

'Sente le voci' e scava una fossa in cimitero. In casa un arsenale di armi modificate

Denunciato per detenzione illecita di armi da sparo il 63enne residente nel parmense, aveva in casa un vero e proprio arsenale di armi da fuoco. Il pensionato per aggirare il divieto di porto d'armi è riuscito a modificare armi giocattolo e scacciacani

Aveva immediatamente attirato l'attenzione su di se perchè visto mentre in una notte dell'aprile del 2012 era intento a scavare una fossa nel cimitero di Valera. Allertata la Polizia, da subito era apparso evidente che si trattasse di una persona con problemi psichici data la motivazione fornita per giustificare il suo gesto: una voce lo guidava dicendogli di recarsi al cimitero e scavare. Da una prima perquisizione nell'auto dell'uomo, erano stati rinvenuti un'ascia, alcuni coltelli, una pistola ad aria compressa. Sequestrato quanto rinvenuto, per M.A. era da subito scattata una denuncia per porto abusivo d'armi e possesso di oggetti atti a offendere.

Proprio a causa dell'evidenza di problemi psichici, l'uomo era stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio. M.A. non solo non aveva un regolare porto d'armi ma era stato disposto per lui il divieto di possederne visto lo stato di squilibrio. Per questo, disposta una perquisizione in casa, da un primo controllo preliminare era stato rinvenuto un vero e proprio arsenale di armi disposte in bella vista nell'abitazione, tra cui una compact modificata, una pistola ad aria compressa, una pistola in metallo dalla canna modificata con un telaio in legno predisposto, un silenziatore in corso di preparazione, una pistola tamburo, una ad aria compressa, una dozzina di pistole da tiro tra armi giocattolo, scacciacani, fucile a carabina ad aria compressa.

Era apparso da subito evidente che l'uomo avesse una vera e propria mania per le armi e, a causa dei disturbi psichici, per aggirare il divieto di detenere armi si era ingegnato per fabbricarsele da solo. Aveva un vero e proprio laboratorio in garage dove si dedicava alla produzione di armi, modificando pistole giocattolo o scacciacani, riuscendo a cambiare la canna e utilizzando frese e altri macchinari trasformarle in armi da sparo.

Sequestrato arsenale armi artigianali



A causa dell'assenza da casa di M.A. per un ricovero, era stato giudicato opportuno attendere il suo rilascio per effettuare perquisizioni più approfondite. Solo ora, con il ritorno a casa di M.A., la scoperta di ulteriori attrezzature e armi detenuti illegalmente in abitazione, in mobili antichi chiusi a chiave. Proprio in uno dei mobili erano nascoste tre armi modificate e perfettamente funzionanti, originariamente ad aria compressa poi modificate per incamerare cartucce. Sequestrate tutte le armi, si è proceduto alla verifica per attestare che 5 erano perfettamente funzionanti  diventando vere e proprie armi da sparo comuni, mentre 17 sono armi giocattolo e scacciacani modificate.

Dalle nuove perquisizioni sono stati rinvenuti anche proiettili, munizioni alcuni di forgia artigianale con ogiva modificata. Tra gli oggetti sequestrati anche gli strumenti utilizzati per modificare le armi inserendo una canna adatta a incamerare proiettili e sparare, oltre a macchinari utilizzati per ricaricare le munizioni per evitare di rivolgersi all'armeria, data l'assenza di porto d'armi. Le armi rinvenute in alcuni casi erano pistole giocattolo e scacciacani ma ora rientrano nel novero delle armi da sparo, si tratta di armi clandestine dato che sono modificate e non sono iscritte al registro nazionale. Ora tutte le armi e le attrezzature sono state sequestrate. M.A. è un pensionato di 63 anni residente in provincia di Parma, vive da solo e da alcuni anni aveva iniziato a coltivare questa passione pericolosa. Per lui è scattata la denuncia per detenzione illecita di armi da sparo.

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