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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Asp, la Cgil: "Il Comune non faccia da solo"

Presa di posizione del sindacato in seguito alle polemiche per il buco di bilancio dell'Azienda per i servizi alla persona

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Al di là delle polemiche sollevate ancora in questi giorni, sull’ASP “Ad personam” un problema c'è ed è tangibile. Il principale, secondo CGIL, FP e SPI di Parma è il mancato confronto con le organizzazioni sindacali sul piano strategico dell'Azienda.

“Troviamo anomalo e un po' spericolato – riconosce Patrizia Maestri, segretaria generale CGIL Parma - voler procedere unilateralmente nell'affrontare un tema così complesso che coinvolge migliaia di famiglia di questa città. Tanto più che non ci si ritrova fra i piani generali sempre dichiarati dall'Azienda e le dichiarazioni dell'Assessorato. È centrale che il Comune convochi a breve un tavolo con tutti i sindacati confederali e di categoria per uscire da questo pantano ed elaborare una strategia condivisa per il rilancio del welfare del territorio”.

“Anzitutto sulla gestione dei servizi – interviene Paolo d’Agostino, segretario FP CGIL di Parma -sarebbe stato utile un confronto su quali e quanti servizi avrebbe dovuto gestire Ad Personam. Gestire più servizi sarebbe utile anche per ridurre l'impatto dei costi generali e a questo proposito è forse utile ricordare che proprio da questo spirito sono nate le ASP, non per trasformare le IPAB ma per gestire i servizi alla persona dei distretti. Di certo non si realizza l’azienda multiservizi riportandoli in Comune”.

“Stupisce inoltre – aggiunge Paolo Bertoletti, segretario generale SPI CGIL Parma - la mancata reinternalizzazione dei Lecci, questione più volta discussa con le organizzazioni sindacali ai tavolo dell'Azienda e che non è presente nelle ultime dichiarazioni dell'Assessore”. Quanto ai debiti, è nelle carte che ottima parte della situazione debitoria dell'Azienda sia dovuta a scelte politiche del Comune durante la gestione Vignali.

Stupisce dunque anche la recente polemica sull'incremento del fondo di produttività dei dipendenti, per il quale la FP ha siglato un verbale con l'Assessore Rossi e il Dott. Cattani, che individua le risorse con un equilibrio complessivo che permette di dare sicurezza al personale che da anni vive nell'incertezza generalizzata. “Quei debiti – chiedono i tre rappresentanti sindacali - tornino nel bilancio del Comune; all'Assessorato spetta comprendere e vigilare sulle responsabilità effettive della gestione. Se ci sono state negligenze dei vertici dell'Azienda, queste devono essere accertate  risolte. In ogni caso, nessuno tocchi lavoratori e anziani”.

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