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Cronaca

Aung San Suu Kyi a Parma, Soliani: "Il suo messaggio per i nostri giovani"

L'atteso incontro previsto per il 31 ottobre, dopo una cerimonia in Municipio l'incontro con gli studenti all'Auditorium Paganini per raccontare la sua storia e infondere messaggi di speranza su democrazia e libertà

"Non dimenticatevi di noi. Usate la vostra libertà per difendere la nostra". Le Parole di Aung San Suu Kyi ai sostenitori delle sue battaglie riecheggiano anche a Parma, con la visita ufficiale il 31 ottobre prossimo in occasione del primo viaggio in Italia dell'attivista e premio nobel per la Pace. Una figura la cui storia è ormai nota, l'impegno per la libertà, la fondazione della Lega nazionale per la democrazia, anni di battaglie contro la dittatura del paese che le costarono una condanna agli arresti domiciliari sul finire degli anni Ottanta e un'altra pochi anni dopo. A dimostrazione del suo impegno per la libertà e la democrazia su basi non violente rivolgendosi anzitutto ai giovani, Aung San Suu Kyi insignita del Premio Nobel per la Pace nel '91, ha scelto di devolvere l'intera somma in favore dell'istruzione e della sanità per il suo popolo. Anni difficili costati limitazioni fisiche che non sono però riusciti a cancellare in lei la voglia di farsi portatrice di messaggi di speranza, solo con la definitiva liberazione nel 2010 è riuscita a proseguire con il suo impegno politico come parlamentare di un gruppo di minoranza.

"E' un riferimento per il mondo intero, i veri ambasciatori non sono solo quelli che portano la fascia ma quelli che portano nella mente e nel cuore il senso delle cose", con un velo di commozione la senatrice Albertina Soliani ripercorre i momenti di un incontro particolarmente significativo, il 28 febbraio a Naypyidaw, capitale birmana, come presidente dell'associazione interparlamentare Amici della Birmania assieme a Giuseppe Malpeli, presidente dell'associazione parmigiana Amici della Birmania. "Una persona di grande semplicità e umanità, in grado di ascoltare tutti e pronta a comunicare soprattutto alle nuove generazioni messaggi di libertà, democrazia e non violenza come fondamentali". La scelta di recarsi anche a Parma nelle sue tappe italiane, arriva a seguito di una lettera accorata da parte del sindaco Pizzarotti per invitare Aung San Suu Kyi a Parma e poter assistere al festival Verdi in occasione della Messa da Requiem, conoscendo la sua passione per Verdi.

Grande soddisfazione espressa dal sindaco Pizzarotti, che il 31 la accoglierà alle 9,30 in Municipio per una piccola cerimonia con la firma del libro d'onore a cui seguirà l'incontro con gli studenti di Parma nell'Auditorium Paganini. Giuseppe Malpeli, che si dice onorato e entusiasta della visita, definendola un momento storico per Parma: "Aung San Suu Kyi è espressione di unità tra oriente e occidente, cerca di unire le diversità portando avanti un compito iniziato da suo padre, che ha liberato il paese dal colonialismo per poi essere ucciso. Per la nostra città è un onore immenso poter accoglierla, per chi la incontrerà sarà un momento indelebile nella memoria". "Ancora non ce ne rendiamo conto - sottolinea Soliani -. Accogliere l'invito in una delle tante città che le hanno conferito la cittadinanza onoraria è il compimento di un rapporto di vicinanza interiore e di attività politica che sfocia nell'incontro con la città a cui è legata da un legame ormai profondo, una città che ha dimostrato di appoggiare le sue battaglie e che potrà offrirle le sue bellezze e la musica di Verdi che lei ama particolarmente. Lei porterà calore e fiducia nella democrazia, lanciando messaggi importanti ai giovani, infatti sarà solo qui che incontrerà gli studenti delle scuole medie e superiori, proprio per la sua attenzione alle nuove generazioni".

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