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Cronaca

Autisti licenziati, la Filt Cgil: "Non abbiamo mai chiesto o appoggiato gli interventi di investigatori privati"

"Se le accuse dovessero essere confermate, si tratterebbe di fatti di certo gravi"

Autisti Tep licenziati per non aver utilizzati i permessi previsti dalla Legge 104 per assistere i parenti disabili e affetti da gravi malattie. Dopo che il presidente della Tep ha dichiarato come i sindacati "abbiamo invitato l'azienda a fare dei controlli", la Filt Cgil chiarisce la sua posizione e precisa di non aver mai chiesto controlli di questo tipo, ovvero tramite l'ultilizzo di investigatori privati. 

"La Filt Cgil provinciale -si legge in una nota- ritiene necessarie alcune precisazione in merito ai fatti che hanno portato al licenziamento di due dipendenti Tep, accusati di un utilizzo improprio dei permessi previsti dalla legge 104. Il presidente di Tep afferma come i sindacati “abbiamo invitato l’azienda a fare dei controlli” e subito dopo si riporta come i controlli siano stati effettuati da una agenzia investigativa, tramite appostamenti e pedinamenti.

Naturalmente la Filt non entra qui, non disponendo degli elementi necessari e non essendo questo il sio ruolo, nel merito specifico dei fatti che hanno portato alle sanzioni disciplinari. Se le accuse dovessero essere confermate, si tratterebbe di fatti di certo gravi, sia per l’aspetto generale del mancato rispetto di una legge e dell’utilizzo improprio di un diritto che l’intera collettività mette a disposizione dei lavoratori, sia per le gravissime ed irreparabili conseguenze per i lavoratori licenziati. È necessario chiarire, però, alcuni elementi.

Le Organizzazioni Sindacali, in Tep, hanno sempre invitato l’Azienda ad una attenzione ai comportamenti dei singoli dipendenti che, di riflesso, hanno ricadute sulle condizioni di lavoro di tutti i colleghi. Le Organizzazioni Sindacali, tuttavia, non hanno mai richiesto, né condiviso, interventi di controllo effettuati da soggetti esterni all’azienda (come l’agenzia investigativa privata utilizzata in questo caso), né tantomeno richiesto o avvallato pedinamenti del personale.

Il sindacato di categoria della Cgil si è, anzi, dichiarato critico rispetto all’utilizzo di metodologie di controllo del personale che potrebbero influire negativamente sulla sfera privata e sulla libertà delle persone.

Altro aspetto che va evidenziato, sempre sottolineando la necessità di perseguire comportamenti non rispettosi delle norme, è come La Filt non si sia mai espressa a favore, e non possa gioire, per provvedimenti disciplinari tanto gravi e estremi, come il licenziamento, che non lascia ai lavoratori coinvolti (sempre che le vicende si concludano con la conferma delle accuse mosse dall’Azienda) alcun margine di recupero". 

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