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Cronaca

Corrompevano i funzionari della Motorizzazione per omologare false moto d'epoca: tre misure cautelari

Ai domiciliari il titolare di un negozio di moto di interesse storico del parmense: i reati contestati sono corruzione, falso in atto pubblico, falso in sigillo, ricettazione e riciclaggio

Avrebbero contraffatto alcuni documenti, tra cui targhe, certificati di proprietà e libretti di circolazione, per ottenere l'immatricolazione di alcuni mezzi come moto d'epoca e corrotto alcuni dipendenti della Motorizzazione Civile di Parma per ottenere, attraverso i documenti contraffatti, le omologazioni necessarie, senza rispettare le procedure previste.

Il titolare di un negozio di rivendita di motocicli di interesse storico in provincia di Parma è stato arrestato e si trova agli arresti domiciliari mentre il gestore di un'agenzia di pratiche automobilistiche in provincia di Como e un gestore di Sportelli Telematici dell’Automobilista in provincia di Cagliari sono stati raggiunti dall'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti gli indagati sono accusati di corruzione, falso in atto pubblico, falso in sigillo, ricettazione e riciclaggio. Le indagini coinvolgono altre persone, che non sono state raggiunte dalle misure cautelari. 

I provvedimenti cautelari, eseguiti dalla polizia stradale di Parma, sono stati emessi dal Gip di Parma in seguito alle indagini della Procura della Repubblica di Parma. Gli approfondimenti hanno riguardato il mondo del mercato di veicoli d'epoca d'interesse storico e collezionistico: alcuni appassionati sono disposti a spendere cifre considerevoli per comprare veicoli di questo tipo. 

Secondo le indagini le persone coinvolte nell'inchiesta pagavano alcuni dipendenti della Motorizzazione civile di Parma per ottenere l’aggiornamento della Banca Dati Mit-Mc eseguito in base a documenti falsi e, conseguentemente, una specifica omologazione E.U. -Esemplare Unico - per diversi motoveicoli, evitando così la revisione periodica obbligatoria. 

Secondo le indagini alcuni privati avrebbero avuto rapporti con appartenenti alla pubblica amministrazione, dislocati in vari punti del territorio nazionale, apparsi particolarmente “disponibili” a compiere atti contrari ai doveri del proprio ufficio, per eludere e/o aggirare le procedure amministrative previste dalla normativa vigente nel settore. 

"In sostanza - si legge in una nota della Procura - mediante la condotta illecita ipotizzata, gli indagati destinatari del provvedimento cautelare: avrebbero curato il buon fine delle pratiche illecite finalizzate a consentire la reiscrizione o la reimmatricolazione dei veicoli; avrebbero procacciato documentazione contraffatta (false carte/libretti di circolazione, false denunce di smarrimento delle medesime, falsi certificati di proprietà e fogli complementari, falsi documenti di identità), per il tramite di un esperto nel settore della falsificazione". 

Gli indagati "avrebbero commissionato ad alcuni specialisti l’alterazione e/o contraffazione dei numeri identificativi (telaio e motore) dei veicoli trattati, a tal fine impiegando punzoni analoghi agli originali, procacciati da altro soggetto; avrebbero contraffatto, mediante apposizione del sigillo dello Stato, le targhe di circolazione messe in circolazione dal titolare di una ditta versata nel settore delle targhe storiche; avrebbero acquistato motoveicoli di provenienza illecita".

Le persone raggiunte di provvedimenti cautelari "avrebbero consegnato, direttamente e/o per il tramite di intermediari, somme indebite di denaro ed altre utilità (tra cui: ricariche telefoniche, biglietti per concerti musicali) a dipendenti di due uffici pubblici, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico di Cagliari (al fine di ottenere, in cambio, estratti cronologici ricavati dalla visione dei microfilm Pra, visure storiche senza corresponsione dei prescritti costi del servizio) e la Motorizzazione civile di Parma (al fine di ottenere in cambio, l’aggiornamento della Banca Dati Mit-Mc eseguito in base a documenti apocrifi e, conseguentemente, una specifica omologazione E.U. -Esemplare Unico- per diversi motoveicoli, così sottraendo tali motoveicoli all’obbligo di visita e prova presso la Motorizzazione provinciale in caso di revisione periodica)"

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