rotate-mobile
Cronaca

Ex scalo merci: avviso di garanzia anche per l'assessore Manfredi

Salgono a sette gli indagati dalla Procura dopo il sequestro dell'area - dove dovrebbe sorgere il nuovo Polo Pediatrico - in cui sono stati trovati livelli preoccupanti di mercurio ed altri metalli

L'area dell'ex scalo merci è posta sotto sequestro dal 17 gennaio scorso, dopo che erano stati rilevati livelli di inquinamento superiori ai limiti di legge. Nell'area dove si stava costruendo il nuovo Polo Pediatrico della città vi sono preoccupanti quantitativi di mercurio, oltre a piombo, zinco e cadmio. Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di funzionari comunali, tecnici, amministratori della ditta Mingori-Unieco (che aveva eseguito le analisi lo scorso autunno), oggi hanno ricevuto l'avviso di garanzia anche l'assessore all'Urbanistica del Comune di Parma, Francesco Manfredi e l'amministratore di Stu Stazione ed ex assessore alla Sicurezza, Costantino Monteverdi.

Inoltre, sempre oggi, il giudice per le indagini preliminari Alessandro Conti ha confermato che l'area rimarrà sotto sequestro. Secondo il giudice, sia Stt - cosietà proprietaria dell'ex scalo merci - che il Comune, non hanno provveduto a bonificare l'area pur sapendo dei livelli di inquinamento fuori legge.

LA DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE MANFREDI
Nell’ambito delle indagini sull’ex Scalo merci di viale Fratti, l’assessore Francesco Manfredi ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“A quanto ho capito – spiega il titolare dell’Urbanistica – al Comune viene contestato di non avere rispettato gli obblighi e le tempistiche previste dalla legge per fornire informazioni agli enti competenti in materia ambientale. Provvederò a verificare, insieme ai miei dirigenti, l’iter amministrativo effettivamente seguito.

Ho piena fiducia nel lavoro della Magistratura e sono sereno rispetto al mio operato, tanto più che, a differenza di tutti gli atti amministrativi riguardanti l’area degli anni precedenti al mio mandato di assessore, nella delibera che viene contestata ho introdotto l’obbligo di avviare l’iter di bonifica.
Infatti l’inizio dei lavori viene espressamente subordinato all’avvio delle procedure di bonifica, così come previsto dall’art. 242 del Testo Unico in materia ambientale ed all’invio di apposita comunicazione alla Provincia di Parma, quale ente competente.

In questo modo ho voluto introdurre una procedura di garanzia ambientale, che precedentemente non era stata prevista.
Continuerò anche nel prosieguo delle indagini a fornire la più completa collaborazione per verificare se e quali errori siano stati commessi nel corso dell’iter procedimentale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ex scalo merci: avviso di garanzia anche per l'assessore Manfredi

ParmaToday è in caricamento