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Cronaca Oltretorrente

Primo bilancio Avvocato di strada, Piro: "Ancora tanto da fare per i senzadimora"

Un bilancio positivo sui primi 7 mesi di vita di Avvocato di strada Parma quello stilato dalla referente responsabile Serena Piro: "Problemi principali sempre legati a cittadinanza, documenti, casa e rifugiati. Chiederemo un incontro in Comune"

Un bilancio positivo quello dei primi sette mesi di vita della sede parmigiana di Avvocato di strada onlus, volontari che con passione mettono a disposizione le proprie competenze legali per aiutare i senza fissa dimora a risolvere questioni complesse o che gli assistenti sociali non sono in grado di risolvere. Da quell'idea nata a Bologna nel 1993 per aiutare chi aveva perso la casa, è nata poi nel 2000 l'associazione Avvocato di strada che ora conta oltre 700 volontari in tutta Italia. Tanti i casi da affrontare anche a Parma, come racconta a ParmaToday la responsabile della sede parmigiana Serena Piro, con richieste maggiori o minori a seconda del periodo dell'anno. "Il numero degli utenti è sempre altalenante ma sono aumentati i contatti derivanti anche da diverse associazioni. Le problematiche principali restano quelle legate alla cittadinanza e ai documenti, ma importanti sono anche quelle legate alla casa e ai rifugiati. Grazie poi alle iniziative svolte durante i mesi appena trascorsi abbiamo avuto modo di farci conoscere da molte persone e sono aumentati di molto i volontari che partecipano alle nostre iniziative. Siamo infatti partite in quattro, solo avvocati, ma ora il gruppo di volontari è composto da ben otto legali, specializzati in diritto civile, penale e dell'immigrazione, e quattro volontari semplici di cui due studenti di giurisprudenza, un vice prefetto in pensione e un'assistente sociale".

Problematiche tra le più disparate quelle affrontate sinora dai volontari di Avvocato di strada Parma che, nell'intento di entrare in contatto diretto con il maggior numero di senza fissa dimora, hanno aderito a una serie di iniziative sul territorio, tra cui la notte dei senza dimora organizzata da Pane e Vita onlus. "Questi sette mesi sono stati un ottimo punto di partenza, abbiamo ricevuto molte persone, offerto molte consulenze, iniziato delle cause e partecipato a diverse inziative molto interessanti. Lo sportello ha avuto un'ottima risposta sia dal punto di vista dell'interesse della gente nei confronti della nostra attività (comprese anche le diverse proposte di collaborazione) sia dal punto di vista della comunicazione con i nostri utenti".

Buoni risultati ma è necessario ancora fare tanto per aiutare i senza fissa dimora di Parma, sostiene Piro, che sottolinea l'importanza per l'associazione di fare rete, per garantire un'interconnessione tra volontari che si occupano di settori  diversi e fornire una risposta la più completa possibile a chi si rivolge a loro. "C'è ancora molto da fare in tanti settori: la comunicazione con le associazioni, i rapporti con il comune e gli enti, le iniziative di sensibilizzazione della popolazione. Vogliamo incontrare quante più associazioni possibili, fissare degli incontri con il Comune e gli assessori competenti per le materie di nostro interesse, partecipare e/o indire iniziative che possano far comprendere alla gente la vera realtà del "senza fissa dimora" come magari la nuova edizione de La Notte dei senza fissa dimora o la partecipazione a progetti come Progetto Educ, indetto dalla provincia di Parma e che vedeva la partecipazione delle scuole della città. In particolare questo evento ci ha dato la possibilità, grazie all'interessamento nei nostri confronti della maestra Cappellini, di parlare di Senza fissa dimora e diritti costituzionalmente rilevanti a tanti studenti delle scuole elementari e medie, appartenenti all'Istituto Comprensivo di Via Montebello, nonchè ai loro genitori cui, in una serata organizzata presso la sede di via Riva, abbiamo illustrato i nostri progetti, le nostre attività e le nostre collaborazioni, prima fra tutte quella con Croce Rossa che ha a sua volta partecipato a degli incontri con i ragazzi e che nella medesima sera ha tenuto una "lezione" sul diritto internazionale e sulle relative attività. Nel periodo successivo alla nostra nascita in città siamo riusciti a stringere alcuni contatti forti con realtà presenti già da tempo sul territorio parmigiano, si veda la collaborazione con Forum Solidarietà, Pane e Vita, Rete al Femminile, Caritas. Ma vogliamo e possiamo fare ancora molto".

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