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Cronaca

Baby gang al Pablo, la rabbia dei residenti: "Droga, coltelli, risse e violenza in strada"

Le voci degli abitanti dopo l'ultimo episodio: due bande di ragazzini, alcuni con passamontagna e coltelli, si sono affrontate nei pressi del piazzale

"Ho visto quella scena in pieno giorno, proprio in piazzale e mi sono spaventata tantissimo. Erano davvero dei ragazzini, quasi bambini. Sono sconcertata". Inizia così la testimonianza di una donna, residente nel quartiere Pablo, che ha assistito alla rissa tra due bande giovanili nel pomeriggio di qualche giorno fa, proprio nella piazza principale del quartiere.

I ragazzi, armati di coltelli e con il passamontagna, hanno girato per alcuni minuti nelle vie connesse alla piazza, spaventanto di cittadini, che hanno chiamato la polizia. "Vivo qui da 30 anni e scene del genere non le ho mai viste: credo che sia arrivata l'ora di intervenire in maniera seria e severa. Se vi ricordate qualche anno fa si parlava dell'emergenza baby gang al Pablo, poi non se n'è più parlato ma le bande di ragazzini si vedono ancora" sottolinea un altro residente del quartiere, esasperato per quello che sta succedendo.

"Non riesco proprio a capire cosa gli spinga a fare certi gesti: sembravano quasi dei bambini". Sono queste le parole di una ragazza di 20 anni che vive con i genitori a due passi dal piazzale. "Tra alcuni ragazzi e ragazze tra i 13 e i 17 anni c'è un pò la moda di parlare sui social per poi affrontarsi in strada, ma non c'è una vera ragione in tutto questo. Lo fanno così per passare il tempo ma non capiscono che sono cose gravi".

L'emergenza baby gang, rieplosa in città, crea indignazione anche negli abitanti del Pablo. "Non ne possiamo più: fate conto che dalle 8 di sera (o prima) si iniziano a sentire gli schiamazzi e la musica e qusto avviene sempre. Poi, a volte, si picchiano anche ed arriva la polizia. Quasi sempre si drogano e bevono. Vorremmo un quartiere tranquillo dove star bene e riuscire anche a riposare un pò dopo il lavoro". A parlare è un operaio di 40 anni che vive in zona con la moglie e i due figli piccoli. "Vorrei che questa zona fosse accogliente anche per i miei bambini: spero che crescano in un ambiente tranquillo". 

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