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Cronaca

Iren a 5 Stelle. Rossi: "Bagnacani si riduca lo stipendio a 2 mila euro"

L'esponente di iMille chiede al sindaco Pizzarotti di pubblicare online le buste paga di Lorenzo Bagnacani e di Raphael Rossi che da consulente gratuito si è trasformato in presidente di Iren Emilia

Bagnacani e Iren. Ancora polemiche. Con l'inceneritore che verrà avviato a breve e con il sindaco Pizzarotti che ha dichiarato di poterlo fermare solo se sfora i limiti delle emissioni, il tema delle nomine del Movimento 5 Stelle all'interno della multiutility Iren torna di attualità. Se Pizzarotti sapeva che non avrebbe fermato l'inceneritore perchè ha indicato Lorenzo Bagnacani e Raphael Rossi all'interno di Iren? Quali sono i loro stipendi? Rossi, da consulente gratuito, si è 'trasformato' in presidente di Iren Emilia. Bagnacani invece ha preso il posto di Villani alla vicepresidenza di Iren. E le polemiche sul suo presunto conflitto d'interesse non sono mai terminate.

Simone Rossi di iMille ci ha abituato a prese di posizione provocatorie. "Il sindaco Pizzarotti -si legge in una sua nota- aveva dichiarato che avrebbe smontato l’inceneritore di Parma e lo avrebbe venduto a pezzi in Cina. Oggi l’inceneritore è lì tutto compatto, si è acceso e tra un paio di mesi sarà a regime. Grillo aveva annunciato che Iren avrebbe dovuto passare sul cadavere di Pizzarotti per ultimare l’impianto… oggi il sindaco (e la cosa ci fa piacere) è in perfetta forma senza neanche un livido.

Pizzarotti disse che avrebbe nominato in Iren uno che da dentro avrebbe aperto l’azienda come una “scatola di tonno”, ma oggi il neo nominato vicepresidente dall’Amministrazione a 5 Stelle Lorenzo Bagnacani non trova il coraggio non tanto di mettersi di traverso all’inceneritore e di scontrarsi con i soci che tra qualche mese decideranno della sua riconferma, ma neppure di proferire una parola. Non apre bocca, ma in compenso apre volentieri il suo portafoglio per incassare lo stipendio fino a ieri definito dai grillini scandaloso per il suo importo.

I consiglieri regionali del M5S si sono autolimitati l'indennità a 2.500 euro al mese, i deputati a 3.000 euro. Bravi. In coerenza con la lotta alla Casta e ai mega stipendi dei manager pubblici che è la bandiera di Beppe Grillo invitiamo Bagnacani ad avere un pò di rispetto per i contribuenti pubblici, ad uno scatto di dignità e a contenere il suo compenso a 2.000 euro netti al mese, una cifra più che sufficiente considerato, tra l’altro, che questi non svolge neppure l’incarico a tempo pieno non essendosi dimesso dalle sue cariche in altre aziende sebbene in clamoroso conflitto di interessi.

In coerenza a quanto fin qui dallo stesso enunciato, chiediamo a Pizzarotti di pretendere l'immediata pubblicazione online della busta paga di Bagnacani e, tanto che c’è, la pubblicazione dei compensi e dei rimborsi anche dell’altro nominato in Iren Emilia, Raphael Rossi, salito alla cronaca dei giornali locali non tanto per la battaglia che da dentro sta conducendo contro il forno (di cui non vi è traccia) ma per aver chiesto e ottenuto di farsi pagare dall’Azienda il biglietto aereo di andata e di ritorno settimanale per Reggio Calabria dove ricopre la carica di amministratore delegato della multiutility locale Leonia s.p.a. E per fortuna che questa la chiamano la nuova politica". 

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