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Cronaca

Banca Monte, nessun licenziamento: 28 esuberi volontari

Soddisfazione di Pagliari e Maestri: "Un risultato importante e per niente affatto scontato di cui diamo grande merito ai lavoratori, alle organizzazioni sindacali e al management della Banca"

Si conclude positivamente la vertenza che ha visto presidi, cortei e proteste davanti all'Upi da parte dei lavoratori di Banca Monte dopo l'acquisto da parte di Intesa Sanpaolo. Una lotta che ha dato i suoi frutti: azzerati i licenziamenti previsti inizialmente. 

"Accogliamo con grande soddisfazione -commentano Pagliaari e Maestri- la notizia della chiusura della vertenza su Banca Monte con un accordo che non prevede alcun licenziamento ma l’uscita, su base volontaria, di soli 28 lavoratori che, nell’ambito di tutto il gruppo Intesa abbiano maturato i requisiti per la pensione. Viene inoltre sancita, finalmente l’integrazione contrattuale dei dipendenti di Banca Monte con quelli del Gruppo. Un risultato importante e per niente affatto scontato di cui diamo grande merito ai lavoratori, alle organizzazioni sindacali e al management della Banca".

"Per quanto di nostra competenza abbiamo cercato, a livello istituzionale, di sollecitare il positivo evolversi della vertenza per salvaguardare il patrimonio imprenditoriale che Banca Monte Parma e i suoi lavoratori rappresentano per il nostro territorio, per il suo tessuto economico e sociale. Oggi si pongono le basi per il reale rilancio della Banca e si dimostra che si può fare impresa, anche nelle difficoltà, senza dover sacrificare ad ogni costo i diritti dei lavoratori e l’occupazione".

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