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Cronaca

Banca Monte, Maestri interroga il Ministro: "Costo del lavoro già ridotto del 30%"

“Come annunciato nei giorni scorsi ho presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere al Governo di sollecitare la ripresa del confronto tra il Gruppo Intesa San Paolo e le forze sindacali al fine di scongiurare nuovi esuberi e tagli alle retribuzioni”

“Come annunciato nei giorni scorsi ho presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere al Governo di sollecitare la ripresa del confronto tra il Gruppo Intesa San Paolo e le forze sindacali al fine di scongiurare nuovi esuberi e tagli alle retribuzioni”. Così la parlamentare del Pd Patrizia Maestri è intervenuta nuovamente sulla vertenza che vede contrapporsi il management di Intesa San Paolo e i sindacati.

“Dal punto di vista occupazionale, l’acquisizione di Banca Monte Parma da parte di Intesa San Paolo, è già costata circa 100 posti di lavoro ed una riduzione complessiva del costo del lavoro pari al 30%; scaricare nuovamente la necessità di ridurre le spese sul personale, senza nemmeno aver adeguatamente preso in considerazione le controproposte formulate per parte sindacale, mi sembra quantomeno inconsueto”. “Banca Monte Parma è un patrimonio per il nostro territorio anche per il valore aggiunto espresso dal suo personale; penso che debba essere fatto tutto il possibile per scongiurare nuove penalizzazioni o tagli e per questo ho chiesto un’attenzione particolare da parte del Ministro, considerato che Intesa San Paolo è il principale gruppo bancario italiano”.

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