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Cronaca

Banca Monte, 50 lavoratori a rischio licenziamento. Sileoni: "Proposte provocatorie"

“Riteniamo provocatorie e irricevibili le proposte formulate dal Gruppo Intesa Sanpaolo, che intende licenziare 50 lavoratori di Banca Monte Parma o, in alternativa, imporre ai dipendenti della banca la riduzione delle retribuzioni"

“Riteniamo provocatorie e irricevibili le proposte formulate dal Gruppo Intesa Sanpaolo, che intende licenziare 50 lavoratori di Banca Monte Parma o, in alternativa, imporre ai dipendenti della banca la riduzione delle retribuzioni, la cancellazione dei trattamenti aziendali, demansionamenti professionali con riduzione dei trattamenti economici e la sospensione dell’attività lavorativa senza la copertura del Fondo di Solidarietà e senza versamento della contribuzione previdenziale. 

Così Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, interviene personalmente nella vertenza di Banca Monte Parma, azienda del Gruppo intesa Sanpaolo. “Consideriamo queste misure inaccettabili, soprattutto alla luce dei pesanti sacrifici affrontati negli ultimi due anni dai lavoratori della banca, a cui va tutta la nostra solidarietà. Giudichiamo, infine, particolarmente grave e delicata la situazione di Banca Monte Parma, anche in vista del prossimo avvio delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di categoria in ABI. Non possiamo permettere che le vicende dell’azienda siano strumentalmente utilizzate come grimaldello per tentare di scardinare l’intera contrattazione nazionale di settore. La FABI, pertanto, sosterrà il percorso di mobilitazione che le rappresentanze aziendali unitarie hanno già avviato con il sostegno unanime dei lavoratori”

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