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Cronaca

Banche e clausole vessatorie, Federconsumatori aiuta chi vuole chiederne la rimozione

Federconsumatori e Adusbef, sulla base di alcune sentenze di Cassazione e della Corte di Giustizia Europea, hanno intimato a 13 Istituti di credito di rimuovere le clausole vessatorie inserite nei contratti bancari

Federconsumatori e Adusbef, sulla base di alcune sentenze di Cassazione e della Corte di Giustizia Europea, hanno intimato a 13 Istituti di credito (Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Banca Popolare Emilia Romagna, Unicredit, Intesa San Paolo, Mps , UBI Banca, Banca Popolare, di Milano, Credito Emiliano, Carige, Banca Popolare Bergamo, Banco di Sardegna) di rimuovere le clausole vessatorie inserite nei contratti bancari, in particolare sui mutui.

Tali clausole comportano un esborso notevolmente superiore da parte dei consumatori. Dalle perizie econometriche, ad esempio, un mutuo ventenneale di 100.000. euro ammortizzato con sistemi di calcolo vessatori (“alla francese”, prima gli interessi, poi il capitale) regolato a tasso fisso del 5,40% produce una restituzione di 163.740 euro, 9515 euro in più (+17,5%) dell'ammortamento “all'italiana”, che implica il rimborso equilibrato di capitale ed interessi e che costa 152.225 euro. Federconsumatori Parma, presso la sede di via La Spezia, 156, tel. 0521 508949, attraverso i propri consulenti del ramo del credito, è a disposizione dei consumatori interessati al problema per chiedere la rimozione delle clausole vessatorie contenute nei contratti.

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