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Cronaca

Barilla: 'Non faremo pubblicità con famiglie gay'. E' polemica

Le dichiarazione di ieri di Guido Barilla alla trasmissione radiofonica 'La zanzara' di Radio 24 stanno già suscitando polemiche in città da parte della comunità Lgbt di Parma

Le dichiarazioni di ieri, mercoledì 25 settembre, di Guido Barilla alla trasmissione radiofonica 'La zanzara' di Radio 24 stanno già suscitando polemiche in città da parte della comunità Lgbt di Parma e di tutta Italia. Secondo quanto riferito Guido Barilla, nell'ambito di una puntata incentrata sulla presidente della Camera Boldrini e il suo intervento per la presenza femminile nelle pubblicità avrebbe sostenuto che Barilla non metterebbe una famiglia gay in una loro pubblicità e che i gay potrebbero anche acquistare un altro marca di pasta.

TWITTER. Così è partito un boicottaggio su Twitter con l'hastang #boicottabarilla: i commenti sui social network si stanno moltiplicando e le condivisioni, anche da parte di alcuni parlamentari. Aurelio Mancuso dell'associazione Equality Italia ha lanciato la campagna di boicottaggio del prodotto Barilla. 

BARILLA: 'MI SCUSO SE LE MIE PAROLE HANNO GENERATO FRAINTENDIMENTI'. "Con riferimento alle dichiarazioni rese ieri alla Zanzara -si legge in una nota di Guido Barilla- mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilità di alcune persone. Nell’intervista volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all’interno della famiglia. Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna, il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque. Ho anche detto - e ribadisco – che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perchè questa accoglie chiunque, e da sempre si identifica con la nostra marca". 

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"Noi abbiamo una cultura vagamente differente, per noi il concetto di famiglia sacrale rimane uno dei valori fondamentali dell'azienda. La nostra è una famiglia tradizionale. Se ai gay piace la nostra pasta e la comunicazione che facciamo mangeranno la nostra pasta, se non piace faranno a meno di mangiarla e ne mangeranno un'altra". E' bastato questo per fare scattare la polemica in tutta Italia e la presa di posizione di esponenti della comunità Lgbt che ora accusano lo storico gruppo industriale di Parma di scarsa attenzione nei confronti delle tematiche del movimento gay e lesbico se non addirittura di omofobia. 

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