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Cronaca

Biblioteca di Alice nelle serre del parco Ducale. Leggere tra le ruspe: 'Rimanga al Pablo'

"La nuova sede fu identificata in via provvisoria da Comune di Parma e Istituzione Biblioteche nelle serre del Parco Ducale, luogo completamente inadatto, di dimensioni insufficienti, oltre che poco salubre per utenti e lavoratori"

"Le biblioteche comunali -si legge in una nota di Leggere tra le ruspe- costituiscono da decenni un'importante servizio culturale: consentono a un gran numero di cittadini l'accesso diretto e in condizioni di uguaglianza al sapere e alle informazioni. Quelle di Parma hanno subito un duro attacco nel decennio passato: la sospensione della manutenzione ordinaria nel plesso di vicolo S. Maria è solo un esempio dell'incuria mostrata dalle giunte Ubaldi-Vignali nei confronti della cultura. Il numero di prestiti in un anno, se paragonato a quello di città vicine, può darne una misura quantitativa.

In due anni di amministrazione Pizzarotti, a partire da un'ulteriore riduzione degli stanziamenti per finire con la recente chiusura della biblioteca Guanda, purtroppo quasi nulla di positivo è stato fatto, e possiamo considerare ben lontano dal realizzarsi il nostro auspicio di avere una rete di biblioteche funzionanti e dignitose. Si tratta di una delle conseguenze - tra decine di altre - della scelta politica fondamentale di questa Giunta 5 Stelle: quella di pagare innanzitutto i debiti con le banche e con i costruttori piuttosto che di investire nel sociale, nella cultura, nelle case popolari e nelle biblioteche. Per tutti questi settori non vi sono e temiamo non vi saranno che briciole. L'inizio dei lavori per una passerella di accesso disabili in biblioteca Civica; la parziale chiusura al traffico di vicolo Santa Maria; l'abrogazione dell'Istituzione Biblioteche; il piano di vendita a prezzo simbolico dei libri dismessi (prima destinati al macero), sulla base di proposte formulate alcuni mesi fa, non mutano la sostanza della questione, ma sono da considerarsi parziali risultati positivi.

Rimandiamo a comunicati successivi la riflessione sulle biblioteche dell'Ospedale Vecchio e consideriamo qui la incresciosa situazione della biblioteca di Alice. Nel 2012 il plesso scolastico "Racagni", che la ospitava dal 1999 nel quartiere Pablo, viene chiuso. La nuova sede fu identificata in via provvisoria da Comune di Parma e Istituzione Biblioteche nelle serre del Parco Ducale, luogo completamente inadatto, di dimensioni insufficienti, oltre che poco salubre per utenti e lavoratori. La soluzione pensata dall'amministrazione Pizzarotti (*) è il trasloco nel rinascimentale palazzetto Eucherio Sanvitale, sempre all'interno del giardino pubblico. A prima vista, la possibilità per i piccoli utenti di passare il loro tempo all'interno delle sale affrescate e a contatto con le architetture rinascimentali sembra interessante: due ordini di considerazioni sono però necessarie, sul luogo in sé e sulla logica che ha condotto a questa ipotesi. Da più parti sono giunti dubbi in merito al trasferimento nel palazzetto.
La delicatezza degli affreschi; la posizione poco accessibile, specialmente nelle stagioni fredde; la grande vicinanza al plesso dell'Ospedale Vecchio.

Ma, soprattutto, è davvero difficile capire la logica dietro a questa idea. Il quartiere Pablo e tutta la zona ovest della città rischiano di perdere un importante centro culturale. La scelta di traslocare nel parco ducale fu dettata nel gennaio 2012 (* il palazzetto risultò già allora tra le sedi provvisorie candidate) dall'emergenza e non da un progetto di lunga scadenza. Tutte le periferie sono a oggi prive di biblioteche, con l'eccezione della “Pavese” nel quartiere San Lazzaro. Visitando le città vicine, si scopre che Modena e Reggio sono invece dotate di una capillare rete di biblioteche decentrate. La presenza di centri simili costituirebbe un sicuro miglioramento della qualità di vita degli abitanti: sale lettura giornali, spazi per il gioco, sale per lo studio, i compiti, le riunioni, i corsi, ecc.

Negli ultimi mesi, alcune realtà sociali di Parma molto diverse tra loro hanno realizzato piccole biblioteche (la coop. La Bula in via Quarta, lo spazio popolare Sovescio in via Bixio, il circolo Toscanini alla Crocetta, la sala studio dell'ArtLab: ormai decennale è invece la biblioteca “Baia del Re” nel quartiere Montanara). Tutte esperienze che testimoniano il valore della cultura scritta, della condivisione e dello scambio in tutti i quartieri, e che fanno risaltare ancor più la cronica assenza del Comune di Parma nel proprio territorio. Chiediamo che la scelta della nuova sede per la biblioteca di Alice sia basata sulla pubblica utilità e sui bisogni dei cittadini, a partire da quelli del quartiere Pablo al quale è stata sottratta, piuttosto che sulla – fortuita o meno – disponibilità di contenitori da riempire.

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