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"Il bidone" di Fellini alla Casa della Musica

Giovedì 13 alle 21, ad ingresso gratuito

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Ancora un grande film, ancora un grande Fellini per le proiezioni di “Cinema alla Casa della Musica”: il Fellini di uno dei suoi film più belli e, se non tra quelli meno conosciuti, senz’altro uno tra quelli che è meno facile vedere, anche in televisione: Il bidone, del 1955, scritto dal regista insieme a Ennio Flaiano e Tullio Pinelli, che sarà proiettato alle 21 di giovedì 13 ottobre. La storia è quella di tre truffatori, Augusto, Picasso e Roberto, che si sono specializzati nel fare bidoni ai danni di poveri contadini creduloni, ai quali si presentano vestiti da prelati chiedendo laute somme per celebrare messe in favore dei defunti o raggirare baraccati promettendo loro una casa in cambio di anticipi su falsi contratti. Un giorno Augusto incontra sua figlia Patrizia, che non vedeva da molto tempo: la ragazza ha molti progetti per il futuro e il padre vorrebbe aiutarla, ma viene arrestato di fronte a lei. Dopo essere uscito dal carcere, prende a frequentare una nuova banda, progettando un'ennesima truffa, presentandosi vestito da vescovo presso un casale di contadini e chiedendo soldi per le messe; ottenuta la somma, Augusto rimane colpito dalla presenza della figlia paralitica dei due contadini: la serenità e la mitezza della ragazza colpiscono il malvivente, che vorrebbe restituire la somma, ma non lo fa. Giunto il momento di spartire i soldi con gli altri componenti della banda, Augusto dice di aver restituito la somma ai contadini, ma non viene creduto e dopo una grossa lite viene colpito alla testa; nella caduta rimane seriamente ferito e, dopo essere stato perquisito dagli altri, che gli trovano addosso i soldi dell'estorsione, viene lasciato sul ciglio della strada dove morirà solo e lontano da tutti. Dopo I vitelloni e La strada, Fellini riprende molti motivi tematici (solitudine, bisogno di comunicazione e di amore, desiderio di salvazione, la Grazia) e stilistici (passeggiate notturne, giostre di periferia, paesaggi dell'Appennino). È il più cupo e disperato di quest'ideale trilogia. Memorabili almeno due sequenze: la festa di Capodanno nella casa del bidonista ricco e la truffa a danno dei baraccati, concisa e feroce quanto l'altra è insistita e sarcastica. Anche questa proiezione della rassegna “Rota e Herrmann: i musicisti di Fellini e Hitchcock a cent’anni dalla nascita”, organizzata con la collaborazione della Cineteca del Comune di Bologna, è ad ingresso gratuito: l’appuntamento è per le ore 21 di giovedì 13.   Altre informazioni sull’attività della Casa della Musica su www.lacasadellamusica.it

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