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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bocconi avvelenati: ecco la campagna del Comune di Parma

Tutte le iniziative messe in campo dall'Amministrazione

Un fenomeno pericoloso per la sicurezza degli animali, degli esseri umani e dell'ambiente che purtroppo si sta estendendo a macchia d'olio in tutta la città: si tratta dei bocconi avvelenati, contro i quali l'Amministrazione Comunale ha deciso di promuovere una vera e propria campagna. Ne hanno parlato, nel pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco, Federico Pizzarotti; l'assessore all'ambiente, Gabriele Folli e Alessandra Uni, presidente Guardie Ecologiche Volontarie Lega Ambiente – GELA.

“E' questa l'occasione – ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti – per fare il punto sul tema dei bocconi avvelenati, per illustrare le attività che il Comune svolge in collegamento con Ausl, con Gela ed il coinvolgimento della Polizia Municipale”. Il Comune, in queste circostanze, emana un'ordinanza ad hoc per attivare controlli e per presidiare il territorio, in modo da avvisare i possibili fruitori di un'area della situazione che si è venuta a creare. “Abbiamo organizzato un tavolo di lavoro – ha spiegato il sindaco – con Gela e Ausl per capire quali misure possono essere messe in campo per prevenire questo tipo di azioni. Vogliamo fare una campagna informativa per rendere più consapevoli coloro che frequentano queste zone ed a favore della cittadinanza in generale in modo da aumentare l'attenzione e la consapevolezza. Inoltre intendiamo organizzare un momento pubblico con i soggetti interessati per parlare di questo argomento”. Il primo cittadino non ha escluso la possibilità di ricorrere alla videosorveglianza itinerante.

L'assessore all'ambiente, Gabriele Folli, ha rimarcato che nel 2016 ci sono state 6 segnalazioni tutte negative. Nel 2017, ad oggi, il numero è stato di 7 di cui 4 sono risultate positive. Tra le attività che il Comune intende mettere in campo con Gela, l'assessore ha fatto riferimento ad una campagna informativa che metta in luce anche le conseguenze legate al compimento di questi atti: si rischiano pene da 3 mesi a 18 mesi e multe fino a 30 mila euro. Sarà predisposto un numero unico per fare le segnalazioni.

Le raccomandazioni sono quelle di non prendere mai in mano un boccone avvelenato ma di chiamare le autorità preposte.

Alessandra Uni, residente Guardie Ecologiche Volontarie Lega Ambiente – GELA, ha sottolineato che, a seguito delle segnalazioni e delle notizie apparse sugli organi di informazione, le Gela si sono mobilitate. E' stata fatta una serata formativa dei volontari con i carabinieri forestali . “Abbiamo avviato controlli nei parchi con particolare riferimento a quelli oggetto di ritrovamento di bocconi. Sono state raccolte testimonianze ed è stata effettuata attività formativa e di sensibilizzazione. Il nostro obiettivo è quello di effettuare le perlustrazioni del caso, le verifiche e e le bonifiche del caso, per questo collaboriamo in modo stretto con la Polizia Municipale ed i carabinieri forestali con cui stiamo portando avanti un lavoro proficuo”.

Basilare il tavolo di lavoro operativo in via di costituzione con GELA - le Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente – e con le associazioni animaliste e quelle sanitarie del territorio per valutare le differenti situazioni e i provvedimenti da adottare, come monitorare le zone più colpite dal fenomeno e prevenirlo.

Il lavoro sinergico delle realtà coinvolte, degli enti e delle istituzioni, accompagnato dalla sempre fondamentale collaborazione dei cittadini per le segnalazioni, sarà fondamentale per sviluppare dei controlli mirati, con le opportune bonifiche sanitarie e una apposita attività perlustrativa, cui seguiranno le procedure adeguate, attraverso sanzioni pecuniarie e penali, come già previsto, per sradicare un fenomeno che si è fortemente esteso e che mina la sicurezza di tutti.

La sensibilizzazione e l'informazione giocano un ruolo significativo per tutti i cittadini che frequentano le aree verdi e i parchi cittadini insieme ai loro amici animali: per questo il Comune ha deciso di sviluppare una campagna comunicativa dedicata, con manifesti, affissioni, cartelli indicativi e di allerta e un momento pubblico di incontro e confronto divulgativo.
 

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