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Cronaca

Bonaccini a Parma: "Restrizioni per tutti e nuove regole per l'apertura di bar e ristoranti"

Il presidente della Regione alla posa della prima pietra del Nuovo Centro Oncologico di Parma: "Il sistema a colori sta mostrando alcune fragilità: se avessimo le dosi riusciremo a vaccinare un milione di persone al mese“

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini nella mattinata di oggi venerdì 19 febbraio ha partecipato alla posa della prima pietra del nuovo Centro Oncologico e all'inaugurazione del PalaPonti, la struttura di Moletolo all'interno della quale sarà attivato il nuovo centro vaccinale di Parma. 

"Già la scorsa settimana - ha esordito il presidente della Regione - abbiamo sfiorato la zona arancione, è probabile che ci andremo ora. Aspettiamo le valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico e la decisione del Ministro della Salute. Se sarà così dovrà firmare l'ordinanza: credo che anche altre Regioni ci andranno. Il virus sta circolando e temo che nei prossimi giorni crescerà in tutta Italia.

Bonaccini: "Potremmo vaccinare un milione di persone al mese ma non abbiamo le dosi" 

Bonaccini, poi, sottolinea la necessità di ragionare sulla prosecuzione o meno della modalità della differenziazione cromatica per Regioni. "Credo - ha proseguito Bonaccini - che andrebbe fatta una riflessione sul sistema a colori. Ha avuto senso ed è stato utile per molto tempo: oggi invece dimostra qualche fragilità. Il rischio è un saliscendi che non dà certezze agli operatori economici in difficoltà. Bisogna stare molto attenti: non è ancora finita e le varianti stanno circolando in molte parti d'Italia".

"Penso se non sia il caso di fare una riflessione - ha aggiunto - per restringere dappertutto in modo omogeneo per provare a respingere questa nuova ondata e anche su bar e i ristoranti che ogni volta rischiano di chiudere. Si potrebbe pensare, per loro, ad un cambiamento delle regole". 

Sulla questione della fornitura dei vaccini, poi, Bonaccini, ha sottolineato che la Regione Emilia-Romagna, sarebbe in grado, se avesse a disposizone le dosi di vaccinare un milione di persone al mese. "Le regole europee dicono che è l'Europa che firma con le case fornitrici dei vaccini: per poter trattare con altlri serve l'autorizzazione del governo italiano. Spero che il Governo Draghi sia dia molto da fare per colmare ritardi evidenti. Se ci fossero le dosi saremmo in grado di vaccinare oltre un milione di persone al mese: in questo modo potremmo completare la vaccinazione di tutta la popolazione entro l'estate. Il problema è che le dosi non sono sufficenti e, oltretutto, ne stanno arrivando meno di quelle previste". 

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