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Cronaca Oltretorrente / Borgo Bosazza

Bosi contro la Gazzetta: "Il Comune non ha mai pagato bollette alle case occupate"

Il capogruppo M5s contro il sondaggio lanciato dal giornale. "Allora io mi chiedo -scrive Bosi su Facebook- ma che società stiamo diventando, se pensiamo che ci siano persone che non hanno diritto neanche all'acqua? E' la stessa domanda che ci poniamo noi...

Marco Bosi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale, critica il sondaggio lanciato dalla Gazzetta di Parma che chiede ai suoi lettori 'E' giusto che il Comune paghi le bollette alle case occupate?'. Perchè? Semplice, perchè il Comune -come sottolinea Bosi- non ha mai pagato le utenze alle case occupate. Il capogruppo M5s ricostruisce la vicenda dei distacchi in borgo Bosazza spiegando che Iren avrebbe dovuto staccare solo il gas.  "Allora io mi chiedo -scrive Bosi su Facebook- ma che società stiamo diventando, se pensiamo che ci siano persone che non hanno diritto neanche all'acqua? E' la stessa domanda che ci poniamo noi. 

LA NOTA DI BOSI: "E' giusto che la Gazzetta ponga questa domanda quando il Comune non ha mai pagato bollette di case occupate? Quello che sta facendo la Gazzetta di Parma è di una bassezza a cui non credevo potessero arrivare. Si cerca di veicolare la rabbia delle tante famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese contro quest'amministrazione raccontandogli che le case occupate hanno le utenze a carico dell'amministrazione. Stanno alimentando una vera e propria guerra tra poveri. Sono disgustato da questo atteggiamento che mette obiettivi politici personali prima della verità e del rispetto di tante persone in difficoltà. Viviamo una crisi senza precedenti che sta impedendo a tantissime famiglie persino di fare la spesa e pagare le utenze. Il Comune di Parma è uno di quei comuni che, per quanto nelle sue possibilità, cerca di farsi carico di utenze di famiglie in situazioni di regolarità (quindi non occupanti!). Ieri però è accaduto che ad un immobile occupato fossero staccate luce, acqua e gas, nonostante l'accordo con la Prefettura (e non con il Comune che non ha questa responsabilità) prevedesse di staccare solo il gas. In particolare ci sono sentenze che dicono che l'acqua, soprattutto se vi è la presenza di minori nell'immobile, non può essere staccata. Come Comune ci siamo attivati perché Iren facesse rispettare quelle sentenze. Al di là della ricostruzione dei fatti, un pensiero lo voglio condividere con tutti voi, sperando che sia uno spunto di riflessione. Quando in situazioni di questo genere ci finiscono dei bambini, come si fa a girarsi dall'altra parte? Come si fa a farne una questione politica riducendo tutto il dibattito alla questione centri sociali? Può un bambino avere più o meno diritto alla sopravvivenza a seconda che sia italiano o straniero? Perché qui stiamo parlando di sopravvivere, non di vivere. Stiamo parlando di avere un filo d'acqua per bere e alleviare il caldo di questo giorni per Dio! E vale per molte più persone di quante immaginiamo, alcuni dei quali hanno perfino vergogna di chiedere un aiuto al Comune. Allora io mi chiedo, ma che società stiamo diventando, se pensiamo che ci siano persone che non hanno diritto neanche all'acqua?" 

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