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Cronaca

Selvaggina sicura: continua la collaborazione tra l’Ausl e i cacciatori

Controlli sugli animali tutto l’anno. Da maggio a settembre attenzione particolare al virus West Nile. Oltre 2700 i campioni analizzati nel 2014 e forniti dai cacciatori

Continua, anche nel 2015, l’attività di sorveglianza e il monitoraggio delle malattie della fauna selvatica, che i servizi veterinari dell’Azienda USL realizzano grazie alla preziosa collaborazione dei cacciatori organizzati in ATC (Ambiti Territoriali di Caccia), insieme al Corpo Forestale dello Stato, agli Uffici Faunistici e Corpo di Polizia  provinciali e alla sezione locale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Obiettivo di questa attività è  ottenere informazioni sullo stato sanitario delle popolazioni selvatiche, valutare eventuali rischi per gli animali domestici, per quelli da reddito e per l’uomo. In sintesi: selvaggina sicura sulle nostre tavole  e  più in generale sorveglianza del benessere animale.

In questo periodo, cioè da maggio a fine settembre, l’attenzione è rivolta alla rilevazione dell’eventuale presenza del virus “West Nile” (o febbre del Nilo). Mentre, nel periodo invernale, ci sarà tra altre, la sorveglianza dell’eventuale presenza del parassita trichinella nei cinghiali. Fin dal 2007, questa attività è realizzata con la preziosa collaborazione dei cacciatori, che volontariamente conferiscono al laboratorio i campioni prelevati da esemplari di fauna selvatica cacciati, rinvenuti in difficoltà o morti. Nel 2014 i cacciatori hanno fornito 2300 campioni da cinghiali, 48 da volpi, 182 da corvidi, 37 da uccelli di altre specie, 141 da lepri, da sottoporre a controllo.

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