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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Camorra, arrestato Michele Zagaria: nel suo impero c'era anche Parma

Preso 'capastorta', il boss dei Casalesi latitante dal 1995. La sua specializzazione era l'edilizia: in un giorno di chiusura delle banche fu in grado di racimolare 500mila euro per comprare un immobile a Parma

Michele Zagaria, nato il 21 maggio 1958, è soprannominato "Capastorta" ed era da tempo considerato l'ultimo grande latitante dei Casalesi. E' nato a San Cipriano d'Aversa ed è residente a Casapesenna, in provincia di Caserta. Era ricercato dal 1995. La sua specializzazione è il settore edile ed è accreditato di grande capacità manageriale. E' stato in grado di mettere insieme, in un giorno di chiusura delle banche, 500 mila euro per l'acquisto di un immobile a Parma.

Le sue imprese casertane sono riuscite ad imporsi sul mercato nazionale non solo praticando prezzi concorrenziali ma anche garantendo costantemente sui cantieri uomini e mezzi e tempi ridotti per la realizzazione delle opere. In uno dei processi che lo hanno visto imputato, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione anche il suocero di Pasquale Zagaria, Aldo Bazzini, imprenditore di Parma del settore del cemento, con interessi a Milano, Parma e Cremona. Gli investigatori ritennero Bazzini - del quale Zagaria aveva sposato la figliastra - una testa di legno del boss per controllare gli interessi del clan tra Emilia Romagna e Lombardia.

Il "feudo" di Zagaria è il triangolo tra Casapesenna, San Cipriano d'Aversa e Casal di Principe, dove il boss è proprietario di un impero di milioni di euro accumulati con la droga, le estorsioni ed il controllo degli appalti. Il potere del boss si fonda proprio sul controllo del territorio. "A partire dal 2001 e fino a poco prima del mio arresto - ha messo a verbale un pentito dei Casalesi, Emilio di Caterino - per le grosse estorsioni, qualunque fosse il territorio in cui esse avvenivano e qualunque fosse la fazione dei Casalesi che aveva il controllo di quel territorio, il denaro comunque arrivava a Michele Zagaria, il quale provvedeva a distribuirlo fra tutti".

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