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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Propaganda Isis in carcere: in via Burla cinque sorvegliati speciali

Il Ministero dell'Interno aveva lanciato l'allarme mesi fa: ecco la situazione nel penitenziario cittadino

Propaganda Isis nelle carceri italiane. Da mesi il Ministero dell'Interno ha lanciato l'allarme per il pericolo derivante dalla possibile diffusione delle idee legate al Califfato all'interno degli istituti penitenziari italiani, soprattutto in presenza di numerosi detenuti stranieri e di religione musulmana. All'interno del carcere di via Burla di Parma, secondo le informazioni che abbiamo raccolto, sarebbe quattro o cinque detenuti quelli maggiormente attenzionati dal Dap, Direzione Amministrazione Penitenziaria. Secondo  il protocollo del Ministero dell'Interno, che viene applicato anche nel carcere di massima sicurezza ducale, ci sono diversi gradi di attenzione nei confronto dei detenuti: attenzionati, monitorato e sorvegliato, che il grado più alto di attenzione. 

Il Garante dei detenuti del Comune di Parma Roberto Cavalieri sottolinea che il sistema di monitoraggio "rischia di essere una caccia alle streghe e che diventi una corsia preferenziale per le espulsioni, pensiamo al giovane di Fidenza che è stato espulso. Il solo dire Allah Akbar e il solo alzare il tono potrebbe comportare l'attenzione nei confronti del detenuto che l'ha detto. E' poi difficile trovare i legami con il gruppo terroristico, trovare delle prove concrete. Per chi è fuori dal carcere si rischia che basti un post su Facebook". 
 

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