Cerca di fare entrare uno smartphone in carcere: denunciato familiare di un detenuto
Il parente dell'uomo ristretto in Alta Sicurezza ha cercato di far passare il telefono durante un colloquio: il personale della penitenziaria è riuscito ad intercettarlo
Ha tentato di far entrare uno smarphone all'interno del carcere di via Burla a Parma, durante un colloquio. Il familiare di un detenuto, ristretto nel settore di Alta Sicurezza del carcere parmigiano, è stato identificato e denunciato dal personale della polizia penitenzia che, durante i controlli specifici - proprio per prevenire l'introduzione di oggetti non consentiti all'interno del penitenziario - sono riusciti, grazie all'utilizzo di un dispositivo tecnologico a rilevare la presenza del telefono, nascosto nelle parti intime.
Il segretario locale uspp di Parma ha partecipato direttamente alle operazioni di bonifica, che hanno portato all'individuazione del telefono: "Ringrazio in particolare i miei collaboratori e tutto il personale della polizia penitenziaria di Parma per il lavoro che svolgono quotidianamente. Con questa ennesima operazione si è evitato che fossero portate a compimento ulteriori attività illecite".
Il familiare è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di 'Accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti', ovvero il reato previsto dall'articolo 391 ter del Codice Penale, introdotto con il Decreto Legge dell'ottobre 2020.