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Cronaca Cortile San Martino / Via Paradigna

Cerve, 127 esuberi: i lavoratori in presidio bloccano la strada

Partecipato presidio dei lavoratori Cerve stamattina davanti allo stabilimento cittadino che - insieme ai sindacati- hanno manifestato contro la volontà dell'azienda di lasciare a casa 127 lavoratori reputati "in esubero". Sindacati e lavoratori: "Ma il piano aziendale?"

"Una trattativa lunga e difficile tra le due parti e la mancanza di un tavolo di trattativa con l'amministratore delegato di Cerve con il quale, vista l'apertura dichiarata a mezzo stampa, vorremmo confrontarci sul piano industriale che ad oggi non è ancora stato presentato" così commenta il sindacato Fermca Cisl  responsabile sindacale Germano Giraud che oggi insieme alle altre sigle sindacali (Rsu San Polo, Filctem Cgil, e Uiltec Uil) si è trovato unito nella battaglia che stanno portando avanti i lavoratori di Cerve.

Da poche settimane i lavoratori si sono sentiti dire dall'azienda che l'organico aziendale conta 127 posti in esubero "cosa alquanto strana dato che da poco ci sono state anche assunzioni" commenta la responsabile Uiltec Uil Sarah Leonelli.

L'azienda Cerve conta 451 dipendenti distribuiti nelle 3 aziende di Parma, Vedole e San Polo. L'ufficializzazione della decisione aziendale sarà resa nota la settimana prossima. "Non abbiamo avuto modo di inserirci nel piano di lavoro -dichiara ancora la responsabile Uiltec Uil- siamo stati messi davanti al fatto compiuto. Non comprendiamo la strategia aziendale. Dove vogliono farci arrivare?"

VIDEO: I LAVORATORI BLOCCANO LA STRADA

I lavoratori in presidio bloccano la strada davanti alla sede di Parma. "Sono 27 anni che lavoro qui" ci spiega una lavoratrice mentre si accinge a muoversi nel centro della strada che separa la sede aziendale dal parco nord: "sto difendendo il mio posto di lavoro e quello dei miei colleghi", le macchine suonano, irritate dal blocco stradale e i poliziotti le invitano a cambiare strada. "Non è giusto che per colpa di altri io debba stare a casa - continua- parlo a nome di tanti, siamo uniti in questa protesta". Le lavoratrici espongono i fogli mortuari dell'azienda in segno di protesta. 

Il tavolo della trattativa con l'azienda si è rotto, ci spiegano i sindacati, perché "non c'erano condizioni per proseguire. L'azienda si è presentata impreparata su quello che stava accadendo e senza un piano aziendale" conclude Rsu di San Polo.

I sindacati all'unisono auspicano però "un confronto serio e trasparente con l'azienda" e il suo nuovo amministratore delegato che, ancora non si è prestato al confronto. 

Un confronto per evitare una tragedia per tanti lavoratori e famiglie a rischio. 

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