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Cronaca

Nel ricordo di Charlie Alpha, 25 anni fa la tragedia sul Ventasso

Ricordati gli operatori Claudio Marchini, Annamaria Giorgio, Corrado Dondi e Angelo Maffei. A Parma, il servizio di elisoccorso è attivo dal 1988. Nei primi sei mesi del 2015 eseguiti 447 interventi. 56197 gli interventi gestiti dalla Centrale unica Emilia Ovest del Maggiore dall'inizio dell'anno

Erano le 8.20 del 18 agosto 1990 quando l'elicottero EHCA Charlie Alpha dell'elisoccorso di Parma precipitava sul monte Ventasso, immerso nella nebbia. Si era alzato in volo per soccorrere un ferito nell'Appennino reggiano. Questa mattina, presso il cippo in via Casati Confalonieri, è stato commemorato il triste anniversario della tragedia  in cui persero la vita quattro persone: il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Annamaria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei. Alla presenza di familiari, parenti e amici delle vittime, operatori dei servizi sanitari, cittadini che hanno voluto rendere omaggio al loro sacrificio nel venticinquesimo anniversario, sono intervenuti Massimo Fabi, direttore dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria, Elena Saccenti, Direttore AUSL Parma, il Prefetto Giuseppe Forlani, l'assessore Michele Alinovi, in rappresentanza del Comune di Parma, Gianni Guido Bellini della Provincia, Ivonne Alinovi Assessore al Comune di Soragna, e allora sindaco del Paese della Bassa, i deputati Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini, e il senatore Giorgio Pagliari.  L'intervento conclusivo è stato del coordinatore infermieristico Marco Boselli, che ha ripercorso quegli interminabili minuti vissuti nel tragitto verso il lago Calamone e della tragedia dell'ultimo volo nel ricordo vissuto da mogli, figli, genitori e fratelli dei quei quattro colleghi.  La cerimonia si è chiusa con la benedizione di Padre Gianni e le note de “Il Silenzio”.
A Parma, il servizio di elisoccorso è attivo da 27 anni: il primo intervento fu il 19 luglio 1988 a Varsi. L'elisoccorso è un’attività dei servizi d'emergenza 118 estesa in tutta Italia, che prevede l’utilizzo di elicotteri attrezzati per le emergenze sanitarie, l’intervento in tempi rapidi e la tempestività dell’ospedalizzazione, con la possibilità di scelta del luogo di cura più idoneo per la patologia. 

L’attività prevalente è il soccorso primario, cioè quello eseguito direttamente sul luogo dell’evento. Altrettanto importante è l’attività di trasporto da ospedale a ospedale, in particolare verso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, centro di riferimento regionale (secondo il modello Hub & Spoke per la concentrazione dei casi più complessi) per le seguenti elevate specialità: Trauma center, Neurochirurgia, Cardiologia e Cardiochirurgia, Neuroradiologia, Nefrologia, Clinica Chirurgica e trapianti d’organo, Ematologia e Centro trapianti midollo osseo, Centro Ustioni e Terapia intensiva neonatale. Nel 1° semestre del 2015 gli interventi sono stati 447, con un andamento in crescita  rispetto al 2014 e al 2013, quando l’elisoccorso si levò in volo rispettivamente 808 e 747 volte.  Analizzando i dati per codice di gravità, sempre nei primi sei mesi del 2015 il 20,8% ha riguardato i codici rossi il 47,68% i codici gialli, il 31,3 i verdi e solo nello 0,3% dei casi non c’è stato bisogno del ricovero (codici bianchi).
 
Centrale operativa 118 Emilia Ovest
La Centrale operativa 118-Elisoccorso “Emilia Ovest” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma gestisce tutte le chiamate provenienti al 118 dalla provincia di Reggio Emilia e Piacenza. La Centrale Unica si è concretizzata alla fine del 2014 prima con la presa in carico delle chiamate su Reggio Emilia, dal 10 di ottobre, poi con quelle su Piacenza, dal 10 dicembre.
Il sistema dell’emergenza comprende quindi complessivamente 1.262.995 abitanti, 140 comuni che si estendono su una superficie di  8.541 km quadrati. Il Sistema assicura una copertura capillare del territorio e un soccorso tempestivo anche nelle zone più disagiate, grazie all’indispensabile fitta rete del volontariato (Pubbliche Assistenze e Croce Rossa). Nelle varie postazioni  dislocate capillarmente nel territorio delle tre province sono presenti 109 ambulanze  base,  con equipaggi in grado di praticare manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce (BLSD), 12 ambulanze infermieristiche, 2 auto infermieristiche e 18 automediche. Gli interventi della Centrale Unica Emilia Ovest nei primi sei mesi del 2015 sono stati 56.197. Di questi 20.888 hanno riguardato la provincia di Parma, 22.694 quella di Reggio Emilia , mentre 12 615 hanno interessato il territorio piacentino. All’unificazione sì è arrivati grazie agli investimenti tecnologici e ai percorsi condivisi con le Conferenze territoriali e sociali di tutte le province interessate. Grazie infatti ad ambienti di lavoro dotati di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, in grado di supportare l’operatore nella precisa localizzazione dell’evento e nelle comunicazioni con i mezzi di soccorso è possibile assicurare un livello di sicurezza sempre più elevato con l’ottimizzazione di tutte le attività di chiamata, ottenendo una più rapida attivazione dei mezzi di soccorso. La concentrazione delle chiamate di emergenza in un unico punto permette inoltre di ridurre i tempi di attesa prima della risposta di un operatore, attualmente la media è di 5 secondi, pari a 2-3 squilli telefonici; entro 20 secondi vengono risposte il 99,8% delle chiamate 118. L’unificazione delle Centrali 118 provinciali in tre sole Centrali uniche di area vasta, è stata prevista dalla programmazione del Servizio sanitario della Regione Emilia-Romagna, oltre alla centrale Emilia Ovest (Piacenza, Parma e Reggio Emilia) sono attive in regione le Centrali uniche Emilia Est, con sede all’Ospedale Maggiore di Bologna, per la gestione delle chiamate dei territori di Bologna, Imola, Modena e Ferrara e la Centrale della Romagna con sede a Ravenna, per le province di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini.

Il servizio di elisoccorso equipaggio e curiosità - I mesi di maggiore attività dell’elisoccorso sono solitamente quelli estivi, da giugno a settembre. L’elicottero può alzarsi in volo a partire dalle 7.30 fino al tramonto e in condizioni metereologiche che consentano una visibilità pari a 1 chilometro in orizzontale e 150 metri in verticale. Dal momento della richiesta di soccorso, l’elicottero è pronto per decollare in 2 minuti e 30 secondi circa. Il tempo di volo medio è di  circa 12 minuti e 30 secondi: per raggiungere l’Autostrada del sole, per esempio, occorrono 5 minuti, per arrivare a Corniglio 10 minuti. Ogni equipaggio dell'elicottero BK 117 in dotazione alla Centrale operativa 118 Emilia Ovest è composto da un medico rianimatore anestesista (presente a turno dagli ospedali di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia), e due infermieri entrambi appartenenti alla struttura dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma di cui uno, HCM (Helicopter Crew Member), con compiti prevalenti di coordinamento della missione e gestione della sicurezza ed uno con prevalente funzione di tipo assistenziale. A Parma gli infermieri coordinatori volano in media circa 60 ore all’anno ciascuno. In totale, tra medici, infermieri, piloti e tecnici della manutenzione sono 92 le persone che partecipano al servizio di elisoccorso.
L’elisoccorso, oltre che nelle province di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia, effettua servizio anche nelle zone di confine con le province di Mantova, Cremona, Lucca e Massa. Il Sistema è inserito all’interno della rete regionale ed è organizzato anche per fronteggiare i grandi eventi avversi, le calamità naturali, le alluvioni e i terremoti.
 


 

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