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Cronaca Centro / Piazza Giuseppe Garibaldi

"Je suis Charlie Ebdo": in piazza per dire No alla violenza terroristica

Un presidio silenzioso in piazza Garibaldi e una fiaccolata con le bandiere della pace per ricordare le vittime dell'attentato terroristico alla sede di Charlie Ebdo costato la vita a 12 persone

Un presidio silenzioso con una fiaccolata e uno striscione affisso sull'albero di Natale, "L'amour, plus fort que l'haine. Je suis Charlie". Questo il ricordo di Parma all'indomani della strage che ha lasciato sotto choc Parigi per l'attentato terroristico alla sede della rivista satirica Charlie Ebdo, costato la vita a 12 persone. Un centinaio di persone radunate in piazza Garibaldi per osservare un minuto di silenzio e ricordare le vittime con le bandiere della pace in mano nel presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil a cui hanno aderito anche Libera e Anpi. "E' quanto mai necessario - sottolinea Lisa Gattini, Cgil - condannare fermamente l'efferatezza dell'atto terroristico. Veniamo da una storia che condanna ogni forma di terrorismo senza se e senza ma. Siamo qui per contrastare la violenza che attacca la libertà di espressione, la libertà di stampa e di satira, atti gravissimi non solo perchè costati la perdita di vite umane ma perchè minano le basi della democrazia stessa. Guardiamo con preoccupazione anche alle ripercussioni di questa strage, come l'idea che si possa sovrapporre a questi atti l'ostilità alla presenza degli stranieri nel nostro Paese, una condanna tout court ingiusta, che non tiene conto delle migliaia di persone extracomunitarie che lavorano onestamente in Italia".

A esprimere dissenso contro ogni forma di violenza anche Federico Ghillani, Cisl Parma: "La violenza va sempre condannata, è un'occasione in più per favorire una maggiore coesione sociale, vogliamo essere capaci di ricostruire questi valori insieme, l'oscurantismo è il peggior nemico della democrazia. Oggi siamo vicini alle famiglie delle vittime e dobbiamo pensare a ricostruire quei valori di coesione sociale insieme". Nel corso del presidio qualche contrasto tra una parte dei manifestanti dopo il commento di Alberto Marzucchi: "Sono atti da condannare, siamo vicini ai giornalisti ma dobbiamo anche capire le ragioni che hanno portato a questi attacchi, derivati da un'islamofobia dilagante".

Presidio per le vittime Charlie Ebdo

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