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Cronaca

Scuola materna, pranzo negato ai docenti: la Cisl diffida prèsidi e comune

Il sindacato: "Da questo settore è nato il ciclone giudiziario che ha interessato la politica parmense in questi mesi. Stretto uno scellerato patto tra alcuni presidi ed un assessore poi arrestato"

La Cisl Scuola di Parma ha diffidato i dirigenti scolastici, il Comune e gli uffici scolastici, regionale e provinciale, perché numerose maestre di scuola dell’infanzia statale (ex scuola materna) hanno segnalato palesi violazioni delle normative contrattuali e legislative, che obbligano gli insegnanti quando accompagnano e assistitono le classi nei locali di refezione, ad esercitare il diritto-dovere di pranzare con gli alunni.

"L’amministrazione comunale, con il silenzio-assenso delle autorità scolastiche, non sempre fornisce il pasto ai docenti statali aventi diritto - si legge in una nota del sindacato. Un tempo anche da queste cose si notava l’eccellenza della scuola emiliana e del territorio, ma da qualche tempo le mense scolastiche di Parma sono diventate un punto debole del sistema: da questo settore è nato il ciclone giudiziario che ha interessato la politica parmense in questi mesi, quasi contemporaneamente a quei fatti veniva stretto uno scellerato patto tra alcuni presidi ed un assessore poi arrestato, che ha portato nelle scuole elementari dei giovanotti che non hanno nessuna qualifica per insegnare, reclutati in maniera diversa e ignota rispetto alle procedure relative alle assunzioni degli insegnanti di nomina statale che sono stati a loro volta allontanati. Tanto che per una questione di pura immagine, è stata data ai nuovi preposti una qualifica non prevista da alcuna norma, 'maestro del gusto', adesso questa notizia della mancata corresponsione del pasto che è un fatto umiliante da cui potrebbero nascere nuovi contenziosi".

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