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Cronaca

Città di Parma, lavoro a rischio: i sindacati chiedono un Tavolo

Non migliora la situazione dei 250 lavoratori della Casa di Cura che dalla fine dell'anno scorso protestano per il pagamento in ritardo degli stipendi. Le banche non sbloccano i fondi: l'azienda ha un buco di bilancio non quantificabile

Casa di Cura Città di Parma. Ancora incertezze per i 250 lavoratori che, secondo quanto riportato dai sindacati, continuano a percepire in ritardo le retribuzioni. La vicenda risale alla fine dell'anno scorso quando ci furono le prime notizia in merito alla situazione di difficoltà in cui versavano i lavoratori. La proprietà della struttura sanitaria sottolineò le difficoltà economiche dovute al mancato arrivo di fondi dagli istituti di credito e ad una situazione finanziaria non certo rosea: un buco di bilancio di cui non si conosce l'entità. A dicembre i sindacati aspettavano l'esito delle trattative e lo sblocco dei fondi. Ora chiedono un Tavolo istituzionale in Provincia. 

"Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -si legge in una nota- hanno richiesto alla Provincia di Parma l'attivazione di un Tavolo istituzionale per discutere della difficile situazione della Casa di Cura Città di Parma. Da fine anno 2012 i dipendenti della struttura stanno percependo le retribuzioni in ritardo in media di due mensilità. Stante l'incertezza di un percorso non ancora ben definito e la genericità delle informazioni fornite ai sindacati di categoria (ammontare dei debiti, Istituti Creditori con cui sono in corso trattative, eventuale ingresso di soci, piano industriale illustrato in maniera generica), a fronte anche delle possibili ripercussioni susseguenti alla cosiddetta Spending Review e alla Legge di Stabilità (tagli di posti letto, taglio delle tariffe per prestazioni di degenza ospedaliera), pare infatti opportuno un confronto con la partecipazione di soggetti istituzionali".

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