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Cronaca

Sport, Parma perde 11 posizioni. Ghiretti: "Non si migliora con qualche evento in più"

L'assessore allo Sport Giovanni Marani -commenta Roberto Ghiretti- liquida il pesante arretramento di Parma nella graduatoria sull'indice di sportività relativo all'anno 2012 con una certa leggerezza

"L'assessore allo Sport Giovanni Marani -commenta Roberto Ghiretti- liquida il pesante arretramento di Parma nella graduatoria sull'indice di sportività relativo all'anno 2012 con una certa leggerezza, sostenendo che  bisognerebbe avere qualche grande evento sportivo in più. Tutto qui? Abbiamo perso 11 posizioni in un anno all'interno di una classifica costruita valutando ben 35 parametri solo perché non si è prodotto un grande evento sportivo?

Io, purtroppo, non credo. Le classifiche, si sa, sono per loro stessa natura aleatorie, ma fotografano una tendenza. E la nostra tendenza è quella di un arretramento, salvo pochissime eccezioni, pesante e complessivo di tutto il settore sportivo parmigiano.  È il 47° posto alla voce “Sport e bambini”, il 57° per “Società”, il 58 per “Sport e formazione”, oltre all'83° per “Alfabetizzazione motoria” a dare il senso dell'enorme sofferenza del settore, sofferenza rispetto alla quale qualche evento sportivo non cambierà di sicuro lo stato delle cose.

Il problema in realtà è che in questi 15 mesi di governo 5 stelle appare del tutto evidente che lo sport non è un problema all'ordine del giorno, così come è successo per le manutenzioni stradali, i parchi e via discorrendo. La Giunta del “voliamo alto” non si sporca le mani con queste cose, dimostrando così di non aver capito che Sport, soprattutto a livello dilettantistico, è sinonimo di educazione, prevenzione del disagio, sicurezza, cultura. I soldi investiti in questo settore non sono mai buttati via, perché hanno sempre una ricaduta fondamentale sul piano del benessere della nostra comunità.

Dal mio punto di vista credo sia giunto il momento di imprimere un radicale cambio di rotta:siamo in crisi sugli impianti, che devono ripartire ed essere manutenuti; occorre aprire un dibattito serio e aperto su come gestire le associazioni alle quali servono investimenti che ne garantiscano la sopravvivenza. Non si chiede una stagione di contributi a pioggia, ma il volontariato va sostenuto! Mettiamo in funzione la palestra del complesso Quadrifoglio, ufficializiamo la gestione della nuova  piscina (ferma da un anno), affrontiamo la situazione del Palazzetto dello Sport, che al momento  non è stata neanche presa in considerazione.

Riconvochiamo gli Stati Generali dello sport, come facemmo nel 2009. Da quell'esperienza, a cui in due giorni parteciparono oltre 250 dirigenti sportivi, nacque Parma Città Europea dello Sport,  iniziativa grazie alla quale nel 2011 raggiungemmo il 1° posto di quella classifica che oggi ci  penalizza. Ripartiamo dall'ascolto delle società che operano sul territorio, programmiamo insieme a  loro gli interventi più urgenti e offriamo loro opportunità di crescita. Solo così potremo invertire la tendenza ed arrivare ad un modello evoluto di gestione che è il vero assente nelle politiche sportive del Comune.

Io per parte mia sono pronto a mettere a disposizione tutta la mia esperienza in questo settore,  ma serve un atteggiamento diverso da parte di questa amministrazione, una predisposizione reale  all'ascolto e al confronto che per quanto mi riguarda è sempre proclamata a parole ma mai praticata nei fatti".

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